PD: “Sicurezza alle Golosine? Badalini monitora ed interviene. Bocchi&Bacciga? Come elefanti in cristalleria”

 
 

Riceviamo e pubblichiamo la nota del gruppo consiliare comunale Pd

Elisa La Paglia, Federico Benini, Carla Padovani, Stefano Vallani.

“Se il solo strumento che possedete è un martello, vedrete in ogni problema un chiodo da ribadire”. Questa massima, attribuita al psicopatologo statunitense Abraham Maslow, descrive perfettamente il comportamento della consigliera Laura Bocchi, del consigliere Andrea Bacciga e di tutta la variopinta galassia dell’ultradestra veronese che vorrebbe ridurre la questione della sicurezza alle Golosine ad un problema di nazionalità e di colore della pelle.

L’ossessione si trasforma in sproloquio quando questi consiglieri, mostrando di ignorare totalmente ruolo, compiti e funzionamento delle istituzioni, affermano che il Pd avrebbe impedito di votare un ordine del giorno dal sapore, appunto, xenofobo che promuoveva la chiusura di un locale etnico al centro delle segnalazioni dei residenti e non solo.

A parte il fatto che in Consiglio non è stato posto ai voti nulla di simile, il punto è che questi consiglieri arrivano buoni ultimi, irrompendo come elefanti in cristalleria, in una questione che già da mesi è all’attenzione delle forze dell’ordine grazie ad un serio lavoro di monitoraggio e segnalazione e non attraverso delle grida di manzoniana memoria.

Grazie al Presidente Pd della Quarta Circoscrizione Carlo Badalini, tra gennaio e febbraio 2018 è stata realizzata una mappatura completa delle aree del quartiere, che presentano criticità dal punto di vista della legalità e della sicurezza urbana: il problema degli schiamazzi e delle risse esiste in via Gaspare del Carretto ma anche in via Prina e via Murari Bra. C’è poi un problema di furti in via Trombelli a Santa Lucia e il solito grave problema della prostituzione che ora è arrivato in piena città, anche in via Roveggia. Tale lavoro è stato condiviso in circoscrizione con voto unanime tranne un astenuto di Sinistra in Comune e, come da richiesta dalle stesse forze dell’ordine, è stato segretato perché conteneva notizie di reato.

Tra marzo e aprile, sempre a cura del Presidente Badalini, le criticità sono state esposte a tutte le forze dell’ordine del territorio: dai Vigili urbani, ai vertici dei Carabinieri, alla Polizia di Stato fino al Prefetto, il quale non a caso lo ha sollevato durante l’ultimo Comitato per la Sicurezza rendendo pretestuoso e inopportuno l’ordine del giorno proposto dalla Bocchi, tutto concentrato sulla questione etnica.

Nostro obiettivo è preservare la sicurezza e tranquillità di tutti i cittadini indipendentemente dal fatto che i bar fracassoni o i molestatori siano “etnici” o “nostrani”. Alla Lega del quartiere, rappresentata da Laura Bocchi, che nulla aveva fatto fino ad oggi, non resta che urlare ora al lupo al lupo e sventolare la bandiera populista, ignorando ciò che è davvero efficace per risolvere il problema. Una mossa di cattivo gusto anche in considerazione delle celebrazioni ormai prossime del patrono della città, San Zeno”.

 
 

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