Viene prorogato il periodo estivo di allestimento dei plateatici di bar e ristoranti. Gli esercizi potranno avvalersene da aprile a novembre.
Le modifiche al regolamento comunale portano la firma dell’assessore Nicolò Zavarise e hanno ottenuto il plauso anche da Confcommercio Verona.
Le nuove concessioni verranno rilasciate solo dopo la verifica della regolarità del pagamento delle imposte comunali.
La ‘riforma’ fisserà anche distanze minime dei plateatici per il passaggio delle persone dalle vetrine.
“Con la modifica del regolamento – spiega Zavarise – i titolari di altri interessi che ritengono che il plateatico interferisca con i loro diritti potranno essere sentiti dagli uffici in contraddittorio per cercare una mediazione.
L’Amministrazione comunale avrà l’ultima parola definitiva sulle decisioni definitive, valutate di volta in volta, caso per caso. L’obiettivo è tutelare l’interesse pubblico nell’utilizzo del suolo comunale e farlo prevalere rispetto a quelli particolari, ascoltando tutti”.
Saranno infine previste deroghe specifiche per alcune aree di pregio, già al centro di progettazioni speciali. E’ il caso, ad esempio, di piazza Bra, che potrà così continuare a mantenere il tradizionale, storico e caratteristico colpo d’occhio del Liston.
“Siamo di fronte ad una migliora significativa – commenta il presidente di Confcommercio Verona, Paolo Arena – che consentirà alle aziende di programmare per tempo la loro attività e le assunzioni di personale, senza dover attendere proroghe dell’ultimo momento.
Giusto anche concedere l’utilizzo degli spazi a chi è in regola con i tributi locali per una questione di equità e concorrenza leale tra imprese, così come è giusto contemperare le esigenze di cittadini ed aziende senza penalizzare queste ultime”.
“Auspichiamo – conclude Arena – che il provvedimento venga portato all’attenzione dell’amministrazione comunale nel più breve tempo possibile: il prolungamento della stagione dei plateatici rappresenta una risposta adeguata alle esigenze di una fetta consistente dell’economia di una città che vuole e deve essere sempre più aperta ed ospitale”.