Nubifragio, inizia la conta dei danni

 
 

I tecnici di Avepa, l’Agenzia veneta per i pagamenti, sono impegnati da ieri nei sopralluoghi tecnici per la stima dei danni subiti dalle aziende agricole nelle località colpite dal nubifragio e dalle grandinate di domenica. Lo rende noto l’assessore all’Agricoltura della Regione Veneto.

“Ho contattato il commissario straordinario Marco Passadore – fa sapere l’assessore – che mi ha confermato che Avepa sta accelerando verifiche e sopralluoghi tecnici in modo da poter quantificare una stima puntuale e documentata sui danni colturali e infrastrutturali subìti dai produttori e sulla riduzione delle rese massime per ettaro per vigneti, frutteti e colture estensive, al fine di poter attivare il Fondo nazionale calamità e le altre misure di ristoro per il settore primario. L’evento atmosferico di domenica si caratterizza per estrema violenza, ma anche per i suoi effetti localizzati. In Valpolicella, ad esempio, sono stati colpiti solo 2 comuni sui 19 del comprensorio (Verona zona est e San Pietro in Cariano). La grandine si è abbattuta su 400 degli 8 mila ettari delle terre dell’Amarone doc, pari al 5 per cento dell’intero areale della denominazione Valpolicella”.

“La ricognizione sui danni subiti alle strutture aziendali si concluderà entro la settimana – aggiunge l’assessore – grazie anche alle segnalazioni dei Comuni e di tutti i soggetti interessati. Seguiranno le verifiche  delle perizie effettuate sulle colture già oggetto di copertura assicurativa. La Regione e Avepa hanno avviato il confronto con i tecnici delle organizzazioni di categoria, le cantine sociali e i Consorzi di difesa delle province interessate per il dimensionamento circostanziato dell’area colpita da avversità e relativa stima dell’entità economica dei danni”.

Questo il primo report dei danni, secondo le rilevazioni di ieri di Avepa, in attesa degli esiti degli ulteriori sopralluoghi.

VERONA CITTÀ E PROVINCIA

Nella provincia di Verona il violento nubifragio ha colpito in modo particolare la fascia sub collinare del territorio provinciale nella direzione che va dai Comuni di Pescantina e Bussolengo alla bassa Valpantena, sormontando la porzione nord del territorio comunale di Verona. La perturbazione grandinigena ha pertanto sviluppato la sua intensità sull’arco pedo-collinare limitrofo al fiume Adige (Bussolengo, Pescantina, Verona) concludendo l’evento meteorologico avverso al confine con il comune di San Martino Buon Albergo, dove la grandine ha cessato di intensità convertendosi in abbondanti piogge. 

La zona maggiormente colpita dall’evento grandinigeno è quella della Bassa Valpantena, in particolare le frazioni di Quinto, Pojano, San Felice, Montorio, Ferrazze dove l’evento è stato di notevole intensità ingenerando un danno quali-quantitativo importante. 

Dalla prima ricognizione effettuata con le associazioni di categoria del settore primario si riscontrano danni sia alle strutture che alle produzioni: strutture frutticole (kiwi) abbattute e produzioni frutticole e vinicole compromesse. 

Dal punto di vista agronomico si manifestano problematiche di gestione fitosanitaria collegate sia ai danni da grandine che alle abbondanti piogge proprio nel momento in cui le aziende avevano da qualche giorno iniziato la stagione di raccolta. Seguiranno successivi sopralluoghi e monitoraggi per determinare la riduzione delle rese afferenti al disciplinare del Valpolicella compromesso, sulla gestione dell’uva in cernita per la produzione di Amarone e Recioto. 

 
 

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