“Nel no al Filobus siamo affiancati da #Fuksas, #Boeri e #Galletti”

 
 

“Nomi importanti come #Fuksas, #Boeri e il veronese #Galletti concordano sulla necessità di riprogettare completamente la mobilità cittadina dopo la pandemia da #Covid19″.

Michele Croce torna a battere là dove il dente duole, ricordando a Sindaco e Giunta che il progetto Filobus è anacronistico e oneroso per Verona. Da tempo l’ex Presidente di AGSM chiede agli amministratori di ripensarci, senza però ottenere risposte. Oggi, supportato dai tre esperti, condivide quattro punti per ovviare al progetto Filobus. In particolare, in un contesto come quello veronese, sarebbe indicato ricorrere alla mobilità dolce della bicicletta proponendo piste ciclabili collegate ed integrate; nuovi spazi di sosta alle fermate con impianti capillari e non più parcheggi scambiatori; modulazione della domanda di trasporto per ridurre il carico nelle ore di punta; forte integrazione fra mezzi pubblici e mezzi privati.

“Ribadisco la contrarietà all’@operafiloviaverona – fa sapere Croce perché vecchia, inutile e indebiterebbe generazioni di veronesi. Il mondo della mobilità è in continua evoluzione e risparmiando quei 150 milioni (+ iva), si possono realizzare altre soluzioni maggiormente compatibili con il contesto scaligero”.

 
 

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