L’assemblea dei lavoratori di Amia: “Il project financing non s’ha da fare!

 
 
L’assemblea generale dei lavoratori di Amia:
“Il project financing non s’ha da fare! Ribadiamo la nostra ferma volontà verso l’affidamento dei servizi in house”.

Si è svolta mercoledì 21 febbraio l’assemblea generale dei lavoratori di Amia.

All’ordine del giorno la sospensione del project financing, la realizzazione di un percorso condiviso con tutte le Istituzioni competenti che porti ad un affidamento dei servizi in-house ed il futuro della società e dei suoi circa 1000 lavoratori. Oltre alla stragrande maggioranza dei dipendenti, erano presenti numerosi rappresentanti delle Istituzioni:

i consiglieri comunali Mauro Bonato, Massimo Paci, Elisa La Paglia, Marco Zandomeneghi, Vito Comencini, il presidente del Consiglio comunale Ciro Maschio ed il primo cittadino Federico Sboarina.

Tutte le Rsu e le organizzazioni sindacali, fortemente preoccupate dell’attuale situazione relativa al futuro dell’azienda e delle sorti dei dipendenti, avevano già proclamato nei giorni scorsi lo stato di agitazione in via precauzionale.

 “Dal 2011 sentiamo parlare di questo fantomatico progetto finanziario e fin da subito emerse in maniera inequivocabile da parte di tutti i lavoratori la netta contrarietà verso questa procedura che presentava lati oscuri e sembrava non possedere quelle necessarie garanzie per i lavoratori e per il futuro della municipalizzata – hanno detto i rappresentanti sindacali – Sia all’ex assessore Toffali, sia all’ex sindaco Tosi, vennero ribaditi e manifestati tutti i limiti, le incertezze e i timori legati al project financing. Fortunatamente, nonostante l’iter sia purtroppo andato avanti fino ad oggi, siamo adesso più ottimisti rispetto al passato in quanto abbiamo trovato nell’attuale amministrazione un interlocutore attento e sensibile nei confronti delle nostre posizioni. I segnali che provengono da Palazzo Barbieri sono infatti assolutamente positivi ed incoraggianti e la votazione di 30 consiglieri comunali che la settimana scorsa hanno sposato lo stop al progetto e la relativa approvazione della mozione Bonato-Paci ne è la dimostrazione. Siamo quindi fiduciosi, il percorso sembra tracciato ed è quello che abbiamo sempre sostenuto a gran voce: stop alla gara e gestione con affidamento diretto in-house di tutti i servizi. Una soluzione che garantisce maggiore trasparenza ed efficienza nell’operato e nella gestione dell’azienda, tutelando contemporaneamente i dipendenti di Amia e Serit e le rispettive famiglie. Attendiamo con fiducia le decisioni finali nei prossimi giorni da parte dell’Amministrazione Comunale”.

“Abbiamo ereditato questa difficile situazione dalla precedente amministrazione – ha sottolineato Sboarina – Una situazione che si snoda tra aspetti normativi, giuridici e soprattutto umani. La nostra assoluta priorità è quella di salvaguardare e tutelare i lavoratori ed il loro prezioso contributo alla città, operando contestualmente in un perimetro di legalità e trasparenza, senza scorciatoie o percorsi ambigui che potrebbero ritorcersi proprio contro Amia. Per questo, in stretto coordinamento con gli uffici del Comune, con tutte le rappresentanze sindacali, con l’assessore alla Aziende Partecipate e con i consiglieri comunali, siamo costantemente impegnati in una vera e propria task-force, fatta di riunioni operative e sedute consiliari, con l’unico obiettivo di trovare una soluzione definitiva che salvaguardi tutti i lavoratori di via Avesani. Proprio in questi giorni mi sono recato in Albania ed è stato per me motivo di grande orgoglio constatare come, grazie alle competenze e professionalità degli operatori di Amia, anche in quel Paese si sia raggiunto un livello qualitativo del servizio di raccolta rifiuti di alto standard. Questo bagaglio di competenze e know-how – conclude Sboarina – deve rimanere un bene prezioso per Verona”.

Ciro Maschio ha sottolineato come “oggi più che mai sia importante condividere un percorso univoco e compatto tra tutte le parti interessate dalla vicenda”.

Il consigliere Bonato, primo firmatario della mozione che impegna l’amministrazione comunale a bloccare e rivedere il project financing, ha commentato: “Per la prima volta nella storia di Amia tutti i sindacati, i lavoratori e le forze politiche da destra a sinistra, ad eccezione di chi ha voluto il project, hanno sposato una causa comune. La nostra è una battaglia per il bene della città e per la salvaguardia di un patrimonio tra i più apprezzati in Italia in termini di efficienza, operatività e qualità del servizio”.

 

 
 
Nato in Val di Fassa nel 1976, ma Veronese "de soca" da generazioni, si è diplomato al Liceo Classico "Alle Stimate". Dopo aver studiato per due anni Giurisprudenza, prima a Ferrara e poi a Verona, ritiene opportuno entrare nel mondo del lavoro. E' sposato dal 2001 e lavora da 15 anni per un Ente pubblico economico. Eredita dalla famiglia la passione per la lettura, per la politica e per il giornalismo, mentre è alle elementari che nasce quella indissolubile per l'Hellas Verona e per il calcio in second'ordine. Ama Dio da Cattolico tradizionalista militante, la Patria e la Famiglia, stare con gli amici, pochi ma buoni, l'allegria e il realismo, l'onestà e la trasparenza. Se qualcuno lo addita come persona all'estrema destra del Padre, diciamo che non si offende.

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