La Bibbia e Dante in musica

 
 

«La Bibbia in musica» e «Dante in musica»: un duplice grande evento promosso dal Comitato Dante Alighieri di Verona, in collaborazione con la Diocesi e il Comune di Verona, sotto l’unitario titolo «Aspettando il Festival Biblico», a preludio della quinta kermesse scaligera sulle Sacre Scritture in calendario il prossimo 19-22 maggio.

Una proposta di elevato tenore artistico-culturale, in calendario domani alle 18.00 nella chiesa dei S.S. Apostoli, finalizzata a «unire la divulgazione delle opere del Sommo Poeta alla valorizzazione di un artista veronese quale Dionigio Canestrari, cresciuto nel tessuto culturale scaligero e autore di composizioni musicali ispirate ai canti della Divina Commedia», commenta Maria Maddalena Buoninconti, presidente della Società Dante Alighieri di Verona. «Un chiaro esempio del connubio tra territorio e storia della cultura italiana che rappresenta la stella polare della “Dante” di Verona negli eventi da essa quotidianamente promossi».

Ospite d’onore, nella veste di letterato e umanista, sarà il nostro vescovo mons. Giuseppe Zenti, che proporrà una lectio magistralis su La Misericordia nella Divina Commedia, fungendo da trait-d’union tra un primo tempo musicale intitolato «La Bibbia in musica», che vedrà l’esecuzione di brani ispirati all’Antico e Nuovo Testamento, tra cui “L’Annunciazione” di Heinrich Biber e “Bereite dich Zion” di J.S. Bach per mezzosoprano, violino e organo, e un secondo quadro lirico intitolato «Dante in musica», nel quale Elisa Fortunati (mezzosoprano), Antonino Enna (violinista) e Marcello Rossi Corradini (organista) saranno chiamati a interpretare due celebri preghiere del poema dantesco – “Vergine madre, figlia del tuo figlio”, dal Canto XXXIII del Paradiso e “Padre nostro che ne’ cieli stai”, dal Canto XI del Purgatorio – nell’inedita trascrizione musicale del maestro Dionigio Canestrari, nato nel 1865 a S. Martino Buon Albergo e scomparso nel 1933.

Delle sue gesta artistico-culturali, ricostruite anche attraverso articoli di giornale dell’epoca, renderà testimonianza la pronipote Fiorenza Canestrari, che ha rinvenuto le partiture manoscritte sui testi di Dante solo quattro anni fa, mentre metteva a posto i cassetti del padre Alessandro (musicista e noto parlamentare). Da allora, l’erede Canestrari, con altri discendenti di Dionigio, si è messa alla ricerca di altri manoscritti presso gli archivi italiani, per completare l’opera di raccolta delle sue composizioni, parte delle quali custodite nella Biblioteca Civica di Verona, in Capitolare e in Società Letteraria.

«Probabilmente interpretò questi brani mentre era in vita – racconta Fiorenza Canestrari – ma dagli anni Trenta del secolo scorso ad oggi non abbiamo alcuna notizia circa una loro esecuzione pubblica. Anche se non possiamo dirlo con certezza è dunque ipotizzabile che quella del Festival Biblico sarà una prima mondiale in età moderna».

Primo premio per una Messa a due voci uguali al concorso internazionale di Nantes, in Francia (1922), al quale parteciparono ben 1200 compositori, «Dionigio fu inoltre titolare del grande organo “Trice”, esemplare che nel 1899 richiamò nella provincia scaligera i più famosi musicisti italiani a discutere sulle sorti della musica sacra».

Il concerto-conferenza sarà introdotto da Maddalena Buoninconti presidente della Società Dante Alighieri scaligera. Interverranno: il Sindaco Flavio Tosi, mons. Ezio Falavegna, parroco dei S.S. Apostoli, Fiorenza Canestrari, pronipote di Dionigio Canestrari. Moderatore dello spazio di riflessione sarà Martino Signoretto, biblista, mentre mons. Giancarlo Grandis, farà da Cicerone alle opere musicali.

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here