Endoprotesi all’aorta; il primato scaligero di un intervento ‘storico’

 
 

Ancora un grande risultato per un grande ospedale veneto sul fronte delle cure cardiologiche con tecniche innovative. Complimenti all’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e al team di chirurgia vascolare del dottor Gian Franco Veraldi, primi in Veneto a applicare con tecnologia mininvasiva una nuova protesi per l’arco dell’aorta. Abbiamo medici di valore assoluto, con il pregio di non volersi fermare mai, di cercare sempre nuove soluzioni tecnologiche nell’interesse dei malati”.

Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si complimenta con l’AOUI scaligera, dove è stata impiantata in un paziente di 72 anni una endoprotesi toracica per via minivasiva, risolvendo così un aneurisma all’arco dell’aorta.

COME FUNZIONA
L’inserimento della nuova protesi è una procedura altamente tecnologica e di altrettanta complessità tecnica, che richiede una equipe formata ad hoc sia per i medici sia per gli infermieri. In pratica, non è più necessario eseguire interventi invasivi, ma si praticano solo due piccoli buchi agli inguini ed una micro-incisione in ascella sinistra. Con uno strumento a sonda si risale dall’inguine all’altezza del cuore e si introduce la protesi ripiegata che, una volta correttamente posizionata, si adatta all’anatomia del paziente.
Contemporaneamente una seconda cannula a ago, attraverso l’ascella, posiziona uno stent che serve a rivascolarizzare la succlavia sinistra. L’innovativo intervento ha permesso l’esclusione endovascolare della sacca aneurismatica (TEVAR), evitando l’esecuzione di un by-pass carotido-succlavio sinistro chirurgico.

Il paziente è tornato a casa dopo tre giorni contro le tre settimane richieste dalle tecniche tradizionali – aggiunge Zaia – e questo è per tutti un motivo di grande orgoglio. Capacità cliniche e tecnologie all’avanguardia sono un mix vincente, che ci spinge a proseguire nella strada da tempo tracciata: investire ogni anno in innovazione, senza lesinare nemmeno l’impegno economico, oltre a quello di bravissimi medici”.
Ieri – conclude il Governatore – la notizia che la cardiologia di Treviso è nella top ten nazionale per la cura mininvasiva della stenosi aortica, oggi questo nuovo traguardo superato a Verona. Le uniche parole che si possono usare sono orgoglio e gratitudine.

 
 

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