“Decreto Agosto”: contributo a fondo perduto ai negozianti dei centri storici di 29 città, nell’elenco anche Verona

 
 

Il Covid-19 ha bloccato il turismo e ridotto il fatturato: i negozianti di 29 città, però, potranno richiedere un contributo a fondo perduto

E’ stato approvato venerdì 7 agosto in Consiglio dei ministri il “Decreto Legge Agosto”, non ancora pubblicato in G.U., che contiene ulteriori misure di supporto all’economia italiana per un totale di 25 miliardi. Di questi circa 3 miliardi saranno dedicati a un pacchetto specifico di aiuti per il turismo e per la cultura.
Tra le varie misure nei vari ambiti di intervento il decreto-legge prevede ulteriori fondi per i settori del turismo, della ristorazione e della cultura, che sono tra quelli maggiormente colpiti.
È previsto uno specifico finanziamento per gli esercizi di ristorazione che abbiano subito una perdita di fatturato da marzo a giugno 2020 di almeno il 25% rispetto allo stesso periodo del 2019. Potranno ottenere un contributo a fondo perduto per l’acquisto di prodotti di filiere agricole, alimentari e vitivinicole da materia prima italiana. Il contributo minimo è di 2.500 euro.
Andrà invece a 29 città d’arte il nuovo contributo a fondo perduto, il minimo è di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2.000 per i soggetti diversi, per sostenere le attività commerciali dei centri storici vista la “massiccia perdita di presenze turistiche straniere” causa Covid-19. La norma, contenuta nel Decreto agosto, vale 400 milioni e assegna un contributo alle attività “di vendita di beni o servizi al pubblico” che a giugno abbiano registrato perdite del 50% rispetto al 2019, ed è destinato alle città ad alto flusso turistico. Il contributo a fondo perduto, spetta,ai centri storici dei comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana che, secondo le ultime rilevazioni effettuate dall’Istat hanno registrato, prima dell’emergenza sanitaria, presenze di turisti stranieri in numero almeno tre volte superiore a quello dei residenti per quanto riguarda i capoluoghi di provincia e le città metropolitane, e per i comuni capoluogo di città metropolitana in numero pari o superiore a quello dei residenti.

In una classifica pubblicata oggi su Il Sole-24Ore, in riferimento al rapporto tra presenze di turisti stranieri e residenti, in testa c’è Venezia con il 42,6%. Al secondo posto c’è Verbania con il 26%, mentre il podio è completato da Firenze con il 21,5%. Ai piedi del terzetto c’è Rimini con il 15,3%. Quindi Siena (11,6%) e Pisa (9,9%). Tra le prime sei, dunque, ci sono tre città toscane.

Solo settima Roma, la Capitale, con il 7,6%. Precede di poco Como (7,2%), ma è avanti di oltre un punto sia a Verona, al nono posto, (6,4%) sia a Milano (5,8%). Dopodiché c’è Urbino (5,7%), seguita da Bologna, La Spezia e Ravenna (tutte 4,2%). Bolzano è al 15° posto (4,1%), a seguire ci sono Bergamo (3,8%), Lucca (3,7%), Matera (3,4%), Padova e Agrigento (entrambe al 3%). Chiudono la classifica quasi essenzialmente località del Sud: Siracusa e Ragusa (3%), quindi Napoli (2,2%), Cagliari (1,8%), Catania (1,7%), Genova (1,6%), Palermo, Torino e Bari (tutte e tre a 1,3%).

Vengono inoltre rifinanziati alcuni strumenti di supporto alle imprese: 64 milioni per la “nuova Sabatini”; 500 milioni per i contratti di sviluppo; 200 milioni per il Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività di impresa; 50 milioni per il voucher per l’innovazione; 950 milioni per il Fondo Ipcei per il sostegno alle imprese che partecipano alla realizzazione di importanti progetti di interesse europeo.
Viene rifinanziato per 7,8 miliardi di euro (per il triennio 2023-24-25) il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, per favorire l’accesso al credito attraverso la concessione di una garanzia pubblica. Sempre per le p.m.i. è prorogata anche la moratoria su prestiti e mutui: dal 30 settembre 2020 il termine viene esteso al 31 gennaio 2021 (al 31 marzo 2021 per le imprese del comparto turistico).
Fra le ulteriori misure predisposte per il sostegno dei settori del turismo e della cultura compaiono il credito di imposta del 60% del canone di locazione o leasing o concessione e l’esonero dal pagamento della seconda rata dell’Imposta municipale unica (IMU) 2020 per alcune categorie di immobili e strutture turistico-ricettive, gli immobili per fiere espositive, manifestazioni sportive, quelli destinati a discoteche e sale da ballo, gli immobili destinati a cinema e teatri. Questi ultimi vengono esonerati dal pagamento dell’IMU anche per il 2021 e il 2022.
È incrementato di 265 milioni di euro per il 2020 il fondo per sostenere agenzie di viaggio, tour operator e guide turistiche.
Segnaliamo inoltre che ai fini fiscali viene prorogato, tra gli altri interventi, l’esonero dal pagamento della Tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP) e del Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP) al 31 dicembre 2020 per le attività di ristorazione, gravemente danneggiate dall’emergenza epidemiologica.
Alberto Speciale

 

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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