“De Leo Fund Award”: prima edizione del riconoscimento giornalistico

 
 

Un riconoscimento ai giornalisti che riescono a raccontare in modo appropriato un caso di suicidio, oppure l’esperienza patita da familiari o amici in relazione alla perdita di un loro caro, o ancora a dare spazio ai servizi di sostegno impegnati in iniziative di prevenzione del suicidio o di assistenza ai “sopravvissuti”: è quanto mette a disposizione la fondazione De Leo di Padova, la quale ha bandito la prima edizione del “De Leo Fund Award“, con il contributo dell’Ordine nazionale dei giornalisti e il patrocinio dell’Ordine regionale del Veneto.

Finalità del riconoscimento è quello di far maturare una sempre maggiore sensibilità sul tema e fare in modo di contenere il più possibile l’impatto imitativo e “contagioso” delle notizie riguardanti le morti per suicidio, soprattutto tra le persone più vulnerabili (giovani, vecchi, portatori di disturbi mentali o di handicap fisici, soggetti che attraversano gravi difficoltà esistenziali, ecc.).

Possono partecipare alla selezione tutti i giornalisti italiani iscritti all’Albo professionale (professionisti, pubblicisti o praticanti), inviando un servizio giornalistico da loro realizzato, nel periodo che va dal 1° luglio 2018 al 30 giugno 2019, pubblicato su una testata registrata. La premiazione si svolgerà nell’autunno del 2019.

Il bando è stato presentato durante il seminario di formazione per giornalisti svoltosi a Padova lo scorso lunedì 10 settembre, in occasione della Giornata Mondiale per la prevenzione del suicidio.

L’Ordine dei giornalisti del Veneto da anni è impegnato per promuovere una sensibilità particolare nel trattamento dei casi di suicidio, suggerendo ai giornalisti grande cautela nel caso in cui decidano di darne notizia, ovvero quando ricorra l’interesse pubblico della notizia. É necessario attenersi scrupolosamente al principio dell’essenzialità dell’informazione, evitando toni eccessivi e la spettacolarizzazione delle notizie, in particolare nei titoli, per evitare il rischio di emulazione. Uno studio dell’Organizzazione mondiale della sanità ha stabilito una correlazione tra uscita di notizie relative a suicidi e aumento del numero di suicidi; particolare attenzione va riservata alla scelta delle foto, evitando di rappresentare i luoghi e di descrivere le modalità adottate da chi ha scelto di togliersi la vita: alcuni luoghi sono diventati iconici e sono scelti da molte persone per suicidarsi.

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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