Questo fungo sarà commestibile o no? Qual è il corretto modo per conservarlo e come si consuma? Sono alcune delle domande a cui si cercherà di rispondere ai due corsi di micologia di base, di sei serate ciascuno, finalizzati a fornire informazioni pratiche per il riconoscimento dei funghi presenti nei diversi habitat del nostro territorio.
Il primo corso si tiene nella sala polifunzionale del Centro Culturale di Montorio (in piazza Penne Nere 2) mercoledì 2, 9, 16, 23, 30 maggio e 6 giugno; il secondo è in programma al Centro Tommasoli di Borgo Santa Croce (in via Perini 7) giovedì 3, 10, 17, 24, 31 maggio e 7 giugno. Tutti gli incontri, ad ingresso libero, iniziano alle 20.30.
Dopo un’introduzione sul variegato mondo della micologia, il programma prevede interventi su come distinguere i principali funghi tossici da quelli commestibili, sul loro utilizzo in cucina e fornisce alcuni suggerimenti e raccomandazioni utili per “andare a funghi”.
L’iniziativa, infatti, si propone anche di dare agli appassionati della montagna alcune informazioni sui pericoli, le attrezzature necessarie e i rischi dovuti a fattori esterni come animali, clima e infortuni, al fine di ridurre gli incidenti e gli avvelenamenti dovuti ad imperizia o ignoranza.
Se i casi di mortalità dovuti al consumo di funghi sono rari in Italia, molto più frequenti sono quelli di intossicazione dovuti anche ad una cattiva cottura o conservazione.
I corsi promossi dall’assessorato al Decentramento in collaborazione con il gruppo Micologico e Naturalistico del Dopolavoro Ferroviario di Verona sono stati presentati ieri dall’assessore Marco Padovani e dal responsabile del gruppo Alberto Clementel.
“Un’iniziativa interessante e soprattutto utile, rivolta a tutti gli amanti della montagna e ai numerosi appassionati di funghi – spiega Padovani – che si propone di migliorare le conoscenze di base in campo micologico al fine di evitare spiacevoli inconvenienti che a volte possono rivelarsi anche molto sgradevoli”.
Alla presentazione dei corsi erano presenti anche il presidente dell’8ª Circoscrizione Dino Andreoli e i periti micologici Pietro Franchina e Stefano Mazzoni del gruppo Micologico e Naturalistico del Dopolavoro Ferroviario di Verona.