Comune di Verona: mancata approvazione del bilancio 2019. Alcune considerazioni

 
 

Ho letto alcune critiche considerazioni circa la, prossima, mancata approvazione entro il 31 dicembre 2018, da parte del Comune di Verona, del bilancio di previsione per l’anno 2019, con la conseguente perdita di accesso alle premialità previste dalla Manovra di Bilancio 2019 per i Comuni virtuosi.

Le novità attese dalla legge di bilancio implicano a mio avviso una riflessione, non solo politica ma anche (soprattutto) tecnica, sull’opportunità di approvare il documento di programmazione entro il 31 dicembre 2018 oppure nel 2019, quando la nuova legge sarà stata approvata definitivamente dal parlamento e l’incertezza che tuttora aleggia su alcuni contenuti del “Ddl Bilancio” (vincoli contabili, rottamazione dei ruoli, etc) – che devono invece necessariamente essere conosciuti, al fine di determinare quali effetti produrranno sui bilanci degli enti locali – saranno invece noti.

Il blocco dei tributi locali venutasi a creare dopo l’introduzione della TASI nel 2014, correlato all’entrata in vigore della contabilità armonizzata, hanno abituato a preferire l’approvazione del bilancio al 31 dicembre per poter partire, dal 1 gennaio, con la realizzazione di tutto quello programmato, limitando il formarsi di avanzi di amministrazione derivanti da spese finanziate e non realizzate nell’anno.

In caso di mancata approvazione del bilancio entro il 31 dicembre, e quindi con il conseguente passaggio in esercizio provvisorio, non possono essere effettuate spese di investimento se non per motivi di estrema urgenza, e le spese correnti sono effettuate mensilmente in ragione di un dodicesimo di quelle previste per il 2019 sul relativo programma del bilancio triennale 2018/2021 approvato. L’approvazione del bilancio al 31 dicembre significa inoltre non dover applicare le limitazioni previste dall’articolo 6 del D.L. 78/2010 con riferimento alle spese per studi e incarichi di consulenza, per relazioni pubbliche, convegni, pubblicità e di rappresentanza (escluse le mostre), per attività di formazione, sponsorizzazioni, nonché i vincoli previsti dal D.L. 112/2008 in materia di spese di stampa di relazioni e pubblicazioni.

Quest’anno però in considerazione delle attese variazioni del quadro normativo che emergono dalla lettura del disegno di legge di bilancio, attualmente ancora in discussione (mentre scrivo questo articolo) in parlamento, implicano, per le Giunte che intendono approvare il bilancio al 31 dicembre, il rischio di dover emendare il bilancio depositato a novembre, redatto secondo il quadro normativo oggi vigente.

E’ ormai pacifico ritenere che la pubblicazione della legge di bilancio statale non interverrà prima della seduta consiliare del Comune di Verona di approvazione del bilancio stesso, in quanto è atteso per questa sera il voto di fiducia della Camera. Per la legge in esame si tratta del terzo passaggio parlamentare in quanto era già stata votata alla Camera ma ci ritorna perché durante la sua approvazione al Senato è sostanzialmente molto cambiata. Alle ore 17.00 di oggi ci saranno le dichiarazioni di voto, e dalle 18.30 inizierà la votazione per appello nominale. La seduta della Camera andrà avanti fino a mezzanotte. L’approvazione definitiva sarà domattina, perché dopo la fiducia dovranno essere votati anche i 244 ordini del giorno collegati alla manovra stessa.

Nel caso invece in cui il bilancio comunale fosse stato approvato prima della legge statale l’articolo 174 del TUEL prevede che, “a seguito di variazioni del quadro normativo di riferimento sopravvenute, l’organo esecutivo (Giunta, ndr) presenti all’organo consiliare emendamenti allo schema di bilancio e alla nota di aggiornamento al documento unico di programmazione in corso di approvazione.”

I Comuni che non avranno approvato il bilancio entro il prossimo lunedì 31 dicembre subiranno un rallentamento nella realizzazione degli investimenti programmati e potranno beneficiare della proroga al 28 febbraio 2019. Il differimento riguarda, conseguentemente, anche il termine per l’approvazione delle aliquote, tariffe e regolamenti con decorrenza, comunque, dal 1° gennaio 2019. I bilanci saranno redatti riducendo probabilmente gli stanziamenti al fondo crediti di dubbia esigibilità e applicando al previsionale la quota vincolata, accantonata e destinata del risultato di amministrazione con il solo vincolo che il suo importo non sia superiore a quello del risultato di amministrazione complessivo al 31 dicembre dell’esercizio precedente, al netto della quota minima obbligatoria accantonata per il fondo crediti di dubbia esigibilità e del fondo anticipazioni di liquidità, secondo quanto prevede la bozza di Ddl.

Immagino che le considerazioni suesposte siano state parimenti effettuate sia da parte degli uffici tecnici del Comune di Verona sia da chi ha espresso critiche per la mancata approvazione consiliare del bilancio.

Alberto Speciale

 

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here