Campagna elettorale Verona 2022, Basta populismo

 
 

LETTERE ALLA REDAZIONE

Politici e politicanti all’arrembaggio del consenso, “pirati” del web che passano dall’assoluto silenzio al populismo sfrenato. La gara mira ad aggiudicarsi il premio “captatio benevolentiae” con iperboliche stronzate che da amministratori nemmeno si sognavano di avanzare. Oggi va di moda cavalcare la mancata acquisizione dei fondi PNRR ma nella top ten dei populismi non mancano le litanie per gli aumenti dell’energia elettrica.

Fanno sorridere (e tenerezza) perché non capiscono (o forse non si arrendono all’idea) di quanto l’esempio di Renzi prima e del M5S poi sia illuminante per il loro plumbeo futuro. Come per i più autorevoli colleghi capitolini, il consenso è liquefatto, bruciato, rottamati resteranno nel cimitero delle cianfrusaglie nocive. Parlare al megafono con il solo scopo demagogico e populistico non li porterà a nulla. Il panorama è profondamente mutato perché la società è maggiormente disillusa; ogni giorno l’investimento è nelle proprie mani per evitare il fallimento che pandemia e relative strette economiche stanno favorendo.

L’elettore (ammesso che vada ancora a votare), ha memoria lunga e non accredita nessuno che lo abbia già deluso. Chi lotta ogni giorno per alzare o meno le serrande della propria attività, dovrà avere buonissimi motivi per tornare in cabina elettorale. Di sicuro nessuno si turera’ il naso per rieleggere i populisti di ieri, riciclati oggi con pagine social stucchevoli nei contenuti. Nella speranza che la sentenza dello spoglio sia la scure definitiva alle ambizioni di questa gente.

F.C.

 
 

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