Bonus Covid, Montagnoli: “Ho sbagliato, ma è una leggerezza in buona fede”

 
 

“Ci sono momenti nella vita in cui puoi fare finta di nulla o scegli di dire semplicemente come stanno le cose. Ho deciso di affrontare questa situazione a testa alta”.

È demoralizzato il consigliere regionale Alessandro Montagnoli, entrato suo malgrado in un mulinello di critiche per aver chiesto e ottenuto i seicento euro di Bonus Covid. A riguardo il consigliere specifica:

“Durante l’emergenza coronavirus in forma anonima ho aiutato delle realtà sociali impegnate nella sanità del territorio.

Quando è uscito il decreto Cura Italia, che riguardava tutti i lavoratori autonomi, ho deciso con mia moglie di richiedere il bonus con l’intento fin da subito di devolverli per l’emergenza covid e a chi lavora nella protezione civile. Ho sbagliato: con il senno di poi ho fatto una leggerezza, ma in buona fede. Questi soldi ero sicuro sarebbero stati spesi bene, dal territorio per il nostro territorio.

Lasciatemi però dire una cosa. Nessuno mi toglie dalla testa che la vicenda Inps sia stata montata a livello mediatico con un obiettivo: spostare l’attenzione da una gestione fallimentare dell’emergenza a livello governativo.

Il mio pensiero va ora anche a tutti quei sindaci e consiglieri comunali sotto attacco per la strumentale fuga di notizia dell’Inps.

Certo della mia buona fede, di aver agito con onestà e nel rispetto delle regole vado avanti a testa alta nel mio impegno verso i cittadini. Come sempre”.

 
 

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