Azione, AGSM–AIM: la Kafkiana vicenda continua

 
 

“La vicenda AGSM-AIM, sta dimostrando come negli anni passati una certa politica veronese abbia gestito le partecipate del Comune di Verona”.

Anche l’Esecutivo di Azione interviene alla vigilia delle revoche promesse dal Sindaco Tommasi. In particolare, il movimento di Calenda analizza la gestione di tutte le aziende comunali scaligere, “trattate alla stregua di feudi di potere, poltronifici per garantire uno stipendio a politici di varia estrazione invece che come Asset Strategico da valorizzare e sviluppare per accrescere il patrimonio dei cittadini veronesi (e sì, perchè sono dei cittadini veronesi, create grazie al pagamento delle loro tasse) o anche infine come fondo cassa per sponsorizzare sagre ed eventi elettorali.

AGSM-AIM non fa eccezione infatti ora si trova nel mezzo di una vicenza kafkiana che non accenna a spegnersi.

Abbiamo già avuto modo di dire come la vicenda Compago sia indegna di una società così importante: mancanza di comunicazione tra CDA e Amministratore Delegato, tra CDA e Collegio dei Revisori, disallineamento tra Holding e società operativa (AGSM Energia) e, ancora più grave (se possibile…), totale mancanza di rendicontazione e trasparenza verso l’azionista di riferimento (ovvero il sindaco).

La richiesta di dimissioni appare non solo necessaria, ma doverosa, per ripristinare quella trasparenza e fiducia, tra amministrazione e società partecipate, che è condizione essenziale per una buona gestione del patrimonio cittadino”.

 
 

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