Arena, Traviata sold-out con Anna Netrebko

 
 

Forse in quello che è il personaggio più emblematico di tutto il repertorio operistico, Anna Netrebko, oggi stella indiscussa, debuttò già a 23 anni; undici anni dopo sicuramente fu proprio lei, Violetta, a consacrarla nel panorama internazionale nel 2005 a Salisburgo. Da allora la voce e il repertorio del grande soprano russo naturalizzato austriaco si è evoluto verso differenti titoli e autori, toccando 50 diverse parti dal ‘700 al ‘900, ma La Traviata è stata una costante, sempre richiesta e applauditissima, fino alle ultime recite del 2017. A distanza di sei anni, Anna Netrebko ritorna a Violetta per un’unica eccezionale serata a conclusione del 100° Arena di Verona Opera Festival che lei stessa ha inaugurato come protagonista della nuova produzione di Aida trasmessa in diretta in mondovisione Rai. La recita è sold-out da diverse settimane e suggella il Festival dal programma più ricco di sempre nella storia areniana: per consentire ad altri spettatori di assistere all’eccezionale serata, Fondazione Arena mette a disposizione 200 posti ulteriori di gradinata di 6° settore a visibilità laterale. Nel frattempo è stato annunciato e già in vendita anche il programma del 101° Festival 2024, e la star Netrebko non mancherà. 

Per la stessa eccezionale data, nel ruolo di Alfredo ci sarà il giovane tenore italo-britannico Freddie DeTommaso, già applaudito nel corso dell’estate come Josè e Cavaradossi, mentre il baritono verdiano Luca Salsi riprende il ruolo di Giorgio Germont, padre di Alfredo. Giovani e artisti di rilievo interpretano i molti ruoli di fianco: Sofia Koberidze (Flora), Nicolò Ceriani (Barone Douphol), Matteo Mezzaro (Gastone), Giorgi Manoshvili (Dottor Grenvil), Jan Antem (Marchese d’Obigny), Yao Bohui (Annina), Francesco Cuccia (Giuseppe), Stefano Rinaldi Miliani (Domestico /Commissionario). Fondamentale l’apporto del Coroistruito da Roberto Gabbiani, dei Tecnici areniani per lo spettacolare cambio scena a vista del secondo atto, le cui feste sono animate dal Ballo coordinato da Gaetano Petrosino con Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, primi ballerini del Teatro alla Scala, novelli sposi dopo la promessa scambiata sul palco di un’Arena gremita lo scorso anno. La messa in scena del capolavoro verdiano è firmata per regia e scene da Franco Zeffirelli con i sontuosi costumi di Maurizio Millenotti, le luci di PaoloMazzon e le coreografie di Giuseppe Picone. Sul podio dell’Orchestra di Fondazione Arena tornerà per la serata finale il M° Marco Armiliato, anch’egli applaudito all’inaugurazione del 100° Festival.

 
 
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.

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