Arena, Comencini: “Governo dice no alla deroga. Schiaffo a Verona e al mondo dello spettacolo”

 
 

“Il governo ha dato uno schiaffo al mondo della cultura e dello spettacolo e non ha ascoltato il grido d’aiuto di un’intera città”.

Lo afferma il deputato della Lega Vito Comencini, in riferimento al parere contrario dato dall’esecutivo all’ordine del giorno presentato ieri come primo firmatario alla Camera, con cui l’onorevole e i colleghi veronesi della Lega hanno chiesto una deroga al numero di spettatori consentito per le serate all’interno dell’Arena di Verona. Stando al Dpcm del 17 maggio per l’anfiteatro era previsto il limite dei mille posti. La votazione alla Camera avvenuta questa mattina ha confermato la decisione di bocciare la richiesta.

“La Fondazione Arena di Verona e il sindaco di Verona Federico Sboarina hanno chiesto l’accesso per almeno 3mila spettatori, una minore decurtazione del Fondo unico per lo spettacolo e risorse ad hoc. Si trattava di una questione di buonsenso – spiega Comencini -. L’Arena è un patrimonio storico-culturale italiano ed europeo. È grave che il governo non abbia raccolto questo appello e mi meraviglio dei parlamentari veronesi del Partito Democratico, Italia Viva e del Movimento 5 Stelle. Dovranno giustificare questa vergognosa bocciatura di fronte alla città, agli artisti, agli esercenti che vivono anche grazie alle serate de l’Arena e agli operatori del turismo”.

Come evidenziato durante il sopralluogo avvenuto lunedì 25 maggio nell’anfiteatro, continua Comencini, “la Fondazione Arena ha assicurato di poter garantire tutte le misure di sicurezza, sia per il pubblico che per gli artisti, con 3mila spettatori a sera. Un numero che ne consentirebbe soprattutto la sostenibilità economica. Questa bocciatura è una spada di Damocle per Verona, ma anche per il mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo”.

 
 

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