Aida: “Wilson malata per non farsi colorare la faccia di nero” – Tosi contrariato dal silenzio di Sboarina

 
 

“Registro con rammarico e con preoccupante stupore che il Sindaco Sboarina non abbia detto una sola parola sulle incredibili accuse di razzismo alla Fondazione Arena – di cui è presidente – e al festival areniano mosse da Tamara Wilson. Sboarina è rimasto muto, guardandosi bene dal difendere un festival lirico con oltre cent’anni di storia e gioiello di Verona nel mondo, e per trasposizione la nostra città”.

A dirlo Flavio Tosi, che ritorna sul caso della soprano Tamara Wilson, che si è data malata nella terza replica di Aida in Arena per non farsi colorare la faccia di nero. La Wilson dopo le prime due recite aveva accusato di “razzismo” il festival areniano rimarcando: “Io non voglio essere una ruota dell’ingranaggio del razzismo istituzionalizzato”.

“Accuse ridicole e pure dettate da ignoranza, dato che Aida era una principessa etiope nera di pelle, e quindi la pittata di nero va fatta, lo esigono anche l’impostazione registica e la tradizione dello spettacolo. Tuttavia sono accuse gravi perché hanno avuto eco internazionale essendo state pronunciate nel contesto di una rassegna mondiale. Sboarina avrebbe dovuto prendere posizione per difendere il festival e la città dalle infamie della signora Wilson. Avrebbe dovuto da presidente della Fondazione Arena e da Sindaco. La Wilson non può venire qui e farsi pubblicità sulla pelle di Verona nel silenzio delle massime istituzioni cittadine. Peggio di certe parole, c’è il silenzio ignavo e dunque complice di Sboarina”.

 
 

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