AGSM-AIM, Poteri sproporzionati in favore di Vicenza? Casali spiega che non è così

 
 

“Agsm-Aim? Da Sindaco ho creato le premesse per la fusione, ma l’Amministrazione Sboarina ha sbagliato qualcosa nel ripartire i poteri, perché oggi siamo di fronte a un paradosso che è una grave stortura: Verona ha il 61,2 per cento delle quote, esprime Presidente e Amministratore delegato, eppure il potere effettivo è in mano a Vicenza…”.

A denunciarlo Flavio Tosi, che entra nei dettagli: “In base alle quote, Verona avrebbe diritto a gestire quattro delle sei Business Unit, il cuore decisionale del gruppo, che invece sono ripartite alla pari, tre ciascuna. Il fatto più grave è però che al loro interno è stato indebolito il potere di Verona”. Tosi spiega come: “Vicenza si è tenuta stretta tutti i suoi dirigenti più bravi ed esperti della vecchia Aim, Verona invece ne ha licenziati cinque, per motivi essenzialmente politici. Parliamo di figure apicali di grande esperienza, di importanti competenze curriculari e di profonda conoscenza della macchina operativa. E’ chiaro che a livello di capacità e di potere operativo in Agsm-Aim si è creato un forte disequilibrio a favore di Vicenza, che oggi ha gli uomini chiave nei settori dove si prendono le decisioni effettive del gruppo. L’Amministrazione di Verona invece ha preferito prendersi le careghe, Presidente e Ad, poltrone lautamente pagate, ma in sostanza solamente rappresentative. Insomma: Verona appare, ma Vicenza decide”. Conclude Tosi: “È necessario un cambio di rotta per ridare a Verona il giusto peso che la storia di Agsm e i tanti lavoratori che ci lavorano meritano. E noi dopo le prossime elezioni agiremo in tal senso, riportando anche l’emolumento del Presidente a un livello “normale”, dato che con Sboarina è stato pressoché triplicato

La replica arriva senza indugio dal presidente di AGSM-AIM. Stefano Casali secondo il quale “stupisce moltissimo l’intervento “elettoralistico” di Flavio Tosi in merito ad asserite differenze tra Verona e Vicenza in ordine alla gestione di Agsm Aim. Ci si aspettava, infatti, che il predetto avesse compreso che oggi non esistono due società ma una soltanto e che tutti i dipendenti delle precedenti fanno parte di un unico grande Gruppo che sta raggiungendo obiettivi e risultati impensabili sotto il suo mandato di sindaco.
Quanto a valorizzazioni individuali di soggetti interni, ci piace poter comunicare a lui e ai territori che le stesse vengono fatte solo in merito alle specifiche competenze e capacità da applicare al meglio in ogni singolo settore aziendale.
Non si guardano infatti i luoghi di residenza o le diverse presunte ‘appartenenze’ dei dipendenti per delegare responsabilità e impegni lavorativi.

Se il bizzarro argomentare di Tosi fosse vero, si potrebbe dire che, nonostante le quote di Verona e Vicenza, comanderebbe Novara, visto che il nostro consigliere delegato e manager apicale nasce in questo bellissimo e rinomato territorio piemontese”.

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here