Aeroporto Catullo – I dimenticati

 
 

Altri sono gli interessi

A una settimana dal via, non c’è programmazione, l’Aeroporto è chiuso e si parla solo di Movida… e il Catullo, almeno per i voli, non riaprirà. (Vedere l’intervista del Dott. Scamolla di S7 Airlines esaustiva sul punto).

Andiamo a fare l’aperitivo al Catullo, e magari le conferenze stampa del Sindaco in diretta dal salone deserto del check-in, così anche chi dorme se ne accorga. Di spazio ce n’è e potrebbero starci comodi tutti i “piassarotti” del venerdì.

Almeno così si potrebbe sfruttare l’aerostazione, il servizio d’ordine è già pagato, parcheggi ce ne sono a sufficienza, spazio per distanziarsi bevendo al chiuso anche.

Viva il Catullo! 

Almeno così sarà utile. Deutsche Bank manda avanti il fantoccio Marchi, che ormai è presidente onorario, per far vedere che Venezia non è un investimento a perdere, e che recupererà. Nel frattempo sempre la stessa banca tedesca tiene in scacco il Catullo, avendo fatta propria la battaglia per affossarlo, così tanto cara al Doge.

Leggere per vedere: Nord Est Economia in cui il caro Marchi parla di tutto fuorché Verona…

Ormai senza quote viste le perdite anche per la Covid-chiusura, o avendole date in pegno a Deutsche Bank per gli interessi non pagati, ipotesi di scuola, non gli resta che tentare il tutto per tutto con la comunicazione.

Se ne vada e si porti via le banche sanguisuga, quelle tedesche che sono così vicine al nostro territorio e ci amano così tanto da non investire se non per amici.

Possiamo fare da soli, e trovare chi davvero vuole sviluppare il Catullo, i tempi di ripartenza, se ci togliamo di torno le zavorre, saranno brevi, difficili, ma certamente più agili del mastodonte Venezia. Tra australiani, americani e canadesi abbiamo l’imbarazzo della scelta per sviluppare come si deve i nostri due aeroporti.

Venendo a chi guida ora il Catullo, e che recentemente ha dichiarato che se non si aprirà il 3.6 sarà colpa del governo ladro, diciamo che miglior balla avrebbe potuto raccontare. Se la società di gestione (leggasi SAVE e per essa Deutsche Bank) non si attiva con la programmazione anche interna dei voli, facile dire che non si riparta, e se altrettanto non si attiva per quelli dall’estro allora si potrebbe gridare al “gomblotto”.

Sta di fatto che altro il Presidente non ha detto, e nemmeno fatto per le attività commerciali che rappresenta nel territorio, salvo stringere la mano e consegnare le richieste al suo predecessore Sindaco.

Sì, perché dopo 9 anni di Catullo e altrettanti se non di più di Confcommercio, la corsa del Nostro è per la “carega” del Sindaco, con buona pace del medesimo attualmente in carica, e dei sodali Riello e Tosi.

Fantapolitica? Vedremo lo svolgersi degli eventi, il tempo lavora a favore della verità.

Nel mentre vedremo chi dopo la Lega e dopo una parte di Fratelli d’Italia entrerà nell’agone dello scontro sul Catullo.

Venghino siori, venghino! Lo spettacolo senza distanziamento è appena cominciato. Tra poco si parlerà di rinnovo di cariche di partecipate e tra queste anche Aerogest e il Catullo. A patti quasi scaduti chissà cosa accadrà.

Prima si pagano le spese… poi gli interessi… poi…

#catullolibero #andateacasa

Gerardo Grote

 
 

1 COMMENTO

  1. Finalmente qualcuno che tira in ballo la Deutsche Bank, i veri manovratori della storia CATULLO. Marchi in questa storia ha il ruolo di consulente che success fee (ovviamente) ! Una vera vergogna che la banca tedesca tenga in ostaggio la CATULLO e ancor più sorprendente la politica nostrana non faccia niente.

    Speriamo bene e si sono anch’io convinto che le prossime settimane saranno decisive.

    Alvise

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