L’interesse del gruppo Pessina, già salvatore dell’Unità e la proroga della giunta. Gennari: «Con noi Arsenale ai cittadini, non ai privati»
«Più che la buona volontà, sono state le pressioni, sul piano legale, ma forse, temo anche su quello degli interessi particolari, a far cambiare idea alla giunta – è quanto commenta Alessandro Gennari, candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle -. Sulla questione, infatti, si sono mossi anche i nostri parlamentari, Mattia Fantinati e Francesca Businarolo, che hanno presentato una segnalazione all’Anac, sottolineando in particolare l’anomalia dei soli 35 giorni per presentare altri progetti. Rimane il danno fatto: i giorni sono comunque troppo pochi e i cittadini, con tutta probabilità, si troveranno a pagare l’affitto per una cosa che è già loro e che rischia di essere ceduta ai privati, diventando un centro commerciale. Anche la voce dell’interesse da parte del gruppo Pessina non è però rassicurante. Si tratta dello stesso gruppo è già noto per il salvataggio de L’Unità, il giornale del Pd. Guarda caso, da quando salvataggio è avvenuto, secondo le ricostruzioni effettuate dalla stampa sarebbero arrivate le grosse commesse in Italia (ospedale della Spezia) come all’estero (appalti in Kazakistan)».
«Verona merita – conclude Gennari – che il nostro patrimonio resti tale e che si scelga una capacità amministrativa nuova, capace di pianificare il futuro della città senza dover vincolare la cittadinanza intera a pagare per anni le scelte politiche di chi evidentemente vuole trattare la nostra storia come merce su una bancarella. Si ritiri questo bando prima che diventi una spada di Damocle sui veronesi e sulla prossima amministrazione. L’impegno del Movimento 5 Stelle non cambia: faremo tutto il possibile per riportare l’Arsenale nelle mani dei suoi veri proprietari, i veronesi, valorizzandolo come polo culturale e dell’innovazione e conservando un monumento unico, che rientra in quello che l’Unesco ha decretato dal 2000 patrimonio dell’umanità».