Alloggi per turisti e tutela dagli abusi. Salemi: “Fondamentale identificare le strutture”

 
 

“Con questa proposta di legge vogliamo introdurre anche nel veronese maggiori garanzie sia per il consumatore, che per lo stesso affittuario. Ridurre l’esposizione a truffe e ai rischi connessi permetterebbe infatti di creare una maggiore trasparenza nel rapporto domanda/offerta. Non solo, lo strumento identificativo faciliterebbe gli organi preposti al controllo, cercando di contrastare i fenomeni, che esistono, di distorsione del mercato e del sommerso”.

Così Orietta Salemi, vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale, è intervenuta questa mattina in occasione della conferenza stampa di presentazione della proposta di legge relativa agli “Alloggi per turisti e tutela dagli abusi. Codice Identificativo delle Strutture Ricettive”. Salemi ha evidenziato in particolare l’importanza di questa regolamentazione in un’area turistica come quella del veronese che nel 2017 ha registrato 17.293.790 presenze delle quali 7.309.184 in strutture alberghiere e 9.984.606 in strutture extraalberghiere (campeggi, alloggi agrituristici, alloggi privati e altri esercizi). Un rapporto, quello tra le tipologie di strutture, che appare ancora più marcato se si guarda ad esempio al comprensorio del Lago di Garda dove nei mesi estivi il divario è forte (ad agosto del 2017 si sono registrate 855.569 presenze negli alberghi e 2.004.243 nelle strutture extraalberghiere).

“Copiando quanto già avviene a Parigi, e in alcuni Regioni d’Italia come la Lombardia, l’obiettivo è quello di far fare un passo avanti all’offerta ricettiva turistica – aggiunge Salemi -. Se è vero che la Regione Veneto ha avuto anche quest’anno un aumento del 7.4% di arrivi rispetto all’anno precedente, e che le presenze sono aumentate del 5.8%, è altrettanto vero che l’incremento maggiore c’è tra il settore extra alberghiero rispetto al settore alberghiero. Questo vuol però dire che la Regione deve dare tutti gli strumenti al turista perché il servizio sia qualitativamente alto e all’altezza delle nostre bellezze. Auspico – conclude Salemi – che sulla base di questo ragionamento si possa rivedere anche la legge quadro sul turismo 11/2013, che, proprio per i continui cambiamenti del sistema turistico, andrebbe monitorata e revisionata a distanza di 5 anni dalla sua approvazione. Come vediamo il mondo cambia velocemente. Essere al passo con i tempi può servire a fare un ulteriore passo in avanti per tutti”.

 
 

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