Vogliono imporre ai bambini ideologie in contrasto con la famiglia

 
 

“Con un colpo di mano in violazione delle leggi si cerca di imporre ai nostri bambini e ragazzi una ideologia in contrasto con la famiglia e con la libertà educativa dei genitori, sancita dalla costituzione – dichiara Grigolini, capolista di Verona al Centro -. Non è questo il modo per promuovere tolleranza e non discriminazione. La circolare del Direttore Generale del Ministero dell’Istruzione che invita a celebrare il 17 maggio nelle scuole, elementari comprese, la «Giornata contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia» è vergognosa poiché elude e aggira l’affossamento dell’art. 7 del DDL Zan, bocciato dalla maggioranza del senato”.

L’ennesima imposizione ideologica in palese contrasto con la libertà di educazione dei figli, in particolare in una materia così sensibile, sancita dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (art. 26), dalla Convenzione Europea sulla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (art. 14) e dalla Costituzione Italiana (art. 30).

Continua Filippo Grigolini, da sempre in prima fila nella difesa del diritto educativo delle famiglie: “Dobbiamo opporci con forza a questa scandalosa intrusione; ricordiamo a tutti i genitori che la normativa prevede in questi casi che ogni scuola invii richiesta di consenso informato su attività di questa tipologia e che il consenso deve essere inviato con congruo anticipo ed esaustivo in termini di contenuti. Invitiamo i genitori a rendersi consapevoli del pericolo introdotto da questa iniqua imposizione e ad informarsi presso presidi, coordinatori, docenti, attraverso rappresentanti di classe e di istituto. Non possiamo far subire ai nostri figli questa imposizione ideologica palesemente contraria alle norme di legge. “

Per Stefano ValdegamberiLa scuola deve fornire gli strumenti e le conoscenze ai ragazzi per affrontare le sfide della vita, a partire da quella lavorativa, non diffondere ideologia. Questo provvedimento è una scorciatoia per inculcare una ideologia, bocciata dallo stesso Parlamento italiano. La scuola deve educare i giovani al rispetto delle scelte, compreso l’orientamento sessuale, e le opinioni di tutti, con spirito critico e capacità di discernimento, in conformità ai principi Costituzionali. Non ci sono riserve di specialità per nessuno, nemmeno per gli Lgbt+. La decisione presa è frutto di una posizione ideologica che non ha alcun senso se non quello di voler creare delle “nicchie di privilegio ” non previste per nessuno. Siamo tutti portatori degli stessi diritti e doveri.

Oggi i veri discriminati sono coloro che fanno una scelta di vita di responsabilità privata e pubblica, assumendosi l’impegno a creare una famiglia aperta alla natalità. Sta diventando sempre più un atto eroico che andrebbe maggiormente tutelato visti i vantaggi anche pubblici che ne derivano. Ma sembra essere ormai una scelta sempre più discriminata dallo Stato. Quindi fuori l’ideologia gender dalla scuola”

 
 

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