Verme nelle verdure alle mense scolastiche. La Paglia attacca, Bertacco minimizza

 
 

Una mamma mi ha avvisata di un “verme” in un piatto di verdure servito ad una seconda elementare del nostro comune, stamattina mi sono recata alla scuola ancora prima che aprisse per provare ad incontrare gli adulti presenti e verificare la notizia per evitare abbagli e allarmismi. Purtroppo era tutto vero e quella non era l’unica scuola in cui è accaduto”.

Questo quanto riferisce il consigliere comunale Elisa La Paglia, contattata dopo l’incidente al servizio di una mensa scolastica. L’esponente del Partito Democratico precisa:

Non stiamo parlando di nulla di letale fortunatamente e qualcuno potrebbe vederlo come conferma di freschezza ma vi ricordate quando ad Agosto la mensa è aumentata del 20% e il Sindaco ha giustificato gli aumenti per la qualità?

Ecco primo giorno di “mense care di qualità” con verme nei fagliolini come risposta a tutti quei genitori che fanno fior di sacrifici per pagare fino a 864,00 euro a figlio per la mensa”.

A stretto giro, la replica di Stefano Bertacco, Assessore all’istruzione.

È evidente che queste cose non dovrebbero succedere. È un fatto che non può e non deve ripetersi. Ma si tratta di fagiolini freschi e biologici, cioè non surgelati né trattati con pesticidi.

Tuttavia, quanto avvenuto non fa altro che rafforzare la scelta di questa Amministrazione di garantire sempre la massima qualità ai cibi consumati dai nostri bambini, attraverso l’internalizzazione delle mense gestite da Agec. La decisione che abbiamo preso è di dismettere progressivamente il ricorso ai cibi precotti esterni per migliorare ogni aspetto della produzione dei pasti scolastici. I nostri bambini devono consumare pranzi equilibrati, preparati al momento e con materie di prima qualità. È un’inversione di tendenza che richiede tempo e per questo siamo impegnati a fare in modo che sempre più scuole abbiano la propria cucina, con cuochi altamente formati.

Vedo, invece, che la consigliera La Paglia non ha esattamente chiaro il funzionamento delle mense scolastiche, facendo un minestrone di polemiche e inesattezze. Conosce poco la gestione del problema al punto che preferirebbe dare ai bambini cibi e materie prime ‘più convenienti e semplici da trattare’. Mi pare evidente che non abbiamo le stesse priorità”.

 
 

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