Tagli uffici postali, approvata la mozione di Bozza e Venturini

 
 

Votata all’unanimità dal Consiglio regionale la mozione presentata dai Consiglieri di Forza Italia Alberto Bozza ed Elisa Venturini per chiedere alla Regione di intervenire affinché Poste Italiane rimuova i disservizi i che si sono creati dopo la riduzione, nel 2020 in pieno Covid, degli uffici postali in molte zone del Veneto e in particolare delle provincie di Verona e Padova.

“È positivo che il Consiglio si sia espresso all’unisono su una questione che stiamo sollevando da tempo  – dicono Bozza e Venturini – Adesso auspichiamo che la Giunta possa avere risposte certe da Poste sul ripristino dei normali servizi. Noi continueremo a monitorare la situazione anche alla luce delle quotidiane segnalazioni che riceviamo dai cittadini”.

Bozza, intervenuto in aula martedì sera, ricorda che “il taglio degli uffici, le riduzioni di orario e la carenza di personale sottopongono i cittadini a lunghe file ed estenuanti attese fuori dagli edifici postali. Cittadini costretti ad aspettare a lungo il proprio turno all’aperto per le restrizioni anti-assemblamento imposte dal Covid. È evidente il disagio che vivono in particolare i più anziani, costretti a stare molto tempo al freddo  in inverno e al caldo afoso in estate. Condizioni ambientali che per chi ha un’età avanzata non sono affatto banali e che, anzi, espongono a un grosso rischio in termini di salute”.

Bozza e Venturini sottolineano i tagli che Poste ha effettuato in alcune zone del Veneto: “Nel Veronese – dice Bozza – quartieri della città, borgo Trento e anche Valdonega, e paesi della provincia, dalla zona del lago di Garda alla Valpolicella fino alla Bassa”. “Nel Padovano – dice Venturini – i Comuni dell’Alta, della cintura urbana e della Bassa padovana, compresi gli uffici postali dislocati nel capoluogo di Padova”. 

 
 

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