Scuola in ospedale, aule nei reparti di Pediatria, Oncoematologia e Fibrosi cistica

 
 

Le aule sono nei reparti di Pediatria, Oncoematologia e Fibrosi cistica, sono dotate di strumentazione tecnologica e accolgono studenti dalla prima classe della Primaria fino alla Secondaria di secondo grado. La novità di quest’anno scolastico infatti è stata proprio l’introduzione di tre cattedre stabili anche per il ciclo delle Superiori.

Gli insegnati vengono dall’istituto Copernico Pasoli e seguono 58 ragazzi, mentre gli 8 insegnanti dell’Ic 9 Valdonega formano gli allievi della scuola dell’obbligo che sono la maggioranza. In totale sono circa 800 i pazienti che ogni anno frequentano la Scuola in ospedale per periodi variabili a seconda della degenza. In media, ogni quadrimestre, ci sono circa 200 allievi delle Elementari e altrettanti delle Medie.

Nata negli anni ’90, la Scuola in ospedale ha un’esperienza pluridecennale ma la novità delle cattedre per le Superiori e il fatto che Sebastian Amelio abbia insegnato anche all’interno delle strutture sanitarie hanno portato alla visita del dirigente scolastico provinciale, che per la prima volta ha visto le aule e incontrato gli insegnanti.

Alla visita erano presenti per AOUI-Verona: Neuropsichiatria Infantile dott. Leonardo Zoccante e dr.ssa Micaela De Simone; Pediatria C prof. Franco Antoniazzi e Pediatria B dott. Alberto Sabbion. Per l’Ufficio scolastico provinciale il dirigente prof. Sebastian Amelio, il coordinatore della Scuola in Ospedale prof. Paolo Saladini, la dirigente scolastica dell’Istituto Copernico-Pasoli prof.ssa Sara Agostini, e la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Valdonega prof.ssa Monica Ambrosi.

“La Scuola in ospedale si basa sulle relazioni più che sulle prestazioni – dice Sebastian Amelio -, è un’esperienza formativa di grande significato infatti abbiamo disposto che questa sia sede di visitng per i docenti nell’anno di prova. Qui si sperimenta il rapporto con la sofferenza ma anche con la speranza, mentre l’alleanza virtuosa fra medici, genitori e docenti genera un meccanismofondamentale. Siamo in un ospedale che è eccellenza sanitaria italiana in cui anche la docenza è all’avanguardia nel sistema scolastico nazionale. Tutto questo permette a bambini e ragazzi di godere del diritto all’istruzione ma anche di mantenere un contatto con la normalità. Ringrazio gli insegnanti per l’importante lavoro che svolgono”.

“In Aoui abbiamo dedicato molta energia alla Scuola in ospedale perché ha un ruolo importantissimo – conclude Leonardo Zoccante -. I periodi di ricovero dei piccoli pazienti sono variabili. Per ognuno,anche per chi resta solo una settimana, ci sono percorsi mirati. L’impegno scolastico li aiuta a sopperire alle mancanze che devono sopportare e ad affrontare ciò che vivono con la malattia. Per migliorare sempre di più stiamo da poco schedando le attività e i dati salienti in modo da far tesoro da ogni singola situazione”.

 
 

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