Rotta: “Tav rinviata. Salvini sacrifica le opere Nord Est per reddito di cittadinanza”

 
 

*fonte fotografica: Vvox.it

“Crescita e sviluppo non interessano al governo, che sta usando la valutazione costi-benefici, esistente da trent’anni, per mascherare le divergenze su un asset strategico per il Paese”.

Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico, replicando all’esponente del Ministero dei Trasporti chiamato a rispondere all’interpellanza della deputata veronese.

“Si confermano i sinistri presagi sulla tratta TAV Brescia-Verona. Dopo che il ministro Toninelli aveva comunicato che la verifica sulla tratta potrebbe portare alla cancellazione dell’opera, oggi – spiega la deputata Dem – il sottosegretario Dall’Orco fa sapere che non ci sarà una risposta prima di dicembre e che comunque l’obiettivo non sarà investire sulle opere future, ma sulla manutenzione dell’esistente. Non valgono a nulla, dunque, le decisioni del consiglio regionale del Veneto che impegnava la giunta a intervenire con il governo per il completamento della Tav e ad assicurare, senza ulteriori ritardi, il proseguimento dell’iter per il quadriplicamento della linea. Di quale autonomia veneta parliamo allora? Fermare la Brescia-Verona – sottolinea – significa affossare tutto il corridoio ferroviario 5 ed anche il percorso verso il Brennero, sarebbe la morte per il futuro della logistica veronese. Capisco che il Ministro Toninelli è convinto che a risolvere il problema c’è il tunnel del Brennero, tuttavia, restano le nostre preoccupazioni e quelle dei cittadini del Nord est”.

“Se per Di Maio la decrescita infelice è il programma di governo, sorprende che Salvini sia disposto a sacrificare sull’altare della sua ambizione personale non gli interessi del Paese, ma anche quelli del suo elettorato di riferimento. Salvini spieghi alle piccole e medie imprese del Nord che il governo vuole bloccare gli investimenti pubblici che danno lavoro e reddito per poter pagare il reddito di cittadinanza. Il governo – conclude Rotta – sta allontanando gli investitori e sta minando la credibilità del Paese mostrando che contratti e accordi sono carta straccia. E’ anche sulle grandi opere infrastrutturali che si misura la capacità Paese di crescere e creare lavoro.”

 
 

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