Non ti azzardare a giocare

 
 

In Commissione Consiliare Quinta la Presidente Maria Fiore Adami, ha trattato un tema davvero delicato, la ludopatia, un disturbo la cui portata è equiparabile alle dipendenze da sostanze stupefacenti.

“Basti pensare – spiega Adami – che nel 2019 i veronesi hanno speso, in totale, ben 380 milioni di euro in attività legate al gioco d’azzardo.
Essendo un tema che tocca direttamente la società in generale, ho coinvolto non solo la politica ma anche membri del mondo civile e dell’istruzione”.

Alla Commissione hanno partecipato Umberto Fasol e Padre Simone Piacentini, rispettivamente Preside e Direttore delle Scuole Stimate i quali hanno a loro volta coinvolto gli studenti dell’istituto, e Silvia Carli, medico di Medicina delle Dipendenze a Verona.


“Il coinvolgimento dei più giovani – continua il consigliere – è prezioso in queste occasioni: gli studenti hanno partecipato a un progetto che prevedeva l’ideazione di uno slogan contro il gioco d’azzardo. Motivo di orgoglio vedere i ragazzi appassionati, coinvolti e parte attiva della cittadinanza: i giovani di oggi rappresentano il futuro, e sono proprio le nuove generazioni l’orizzonte al quale la politica deve sempre guardare.

Il tema della ludopatia porta con sé la complessità del delicato equilibrio tra normare le strutture che permettono il gioco d’azzardo e il voler limitare e debellare la dipendenza: come Amministrazione il nostro compito è prima di tutto regolamentare le sale da gioco, consapevoli che la loro completa eliminazione porterebbe al gioco d’azzardo illegale e clandestino. Sensibilizzare, soprattutto i giovani, diventa quindi fondamentale.
Vista l’importanza del tema, l’obiettivo non è solo quello di ideare slogan ma anche creare, annualmente, un’occasione di dialogo con le scuole sempre finalizzato alla sensibilizzazione sul gioco d’azzardo e sulla ludopatia”.

 
 

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