Montorio, Campo di concentramento: depositata al Senato l’Interrogazione al Ministro Tria

 
 

Con Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01101 (in Commissione) il 31 luglio 2019, nella seduta 140, è stata depositata al Senato della Repubblica Italiana l’Interrogazione a risposta orale (primo firmatario il parlamentare veronese D’Arienzo Vincenzo) al Ministro delle Finanze Giovanni Tria relativamente al Campo di Concentramento (DAT “LA Colombara”) inserito nell’elenco dei beni immobili di proprietà dello Stato non utilizzati per finalità istituzionali, (G.U. serie generale n. 165 del 16 luglio 2019,Allegato A), e proposti dall’Agenzia del Demanio nel piano di cessioni di immobili pubblici.

Oltre al Senatore D’Arienzo (primo firmatario) l’Interrogazione parlamentare è stata presentata anche dai seguenti cofirmatari:

Segre , Verducci , Stefano , Boldrini , Bellanova , Garavini , Magorno , CominciniCucca , Nannicini , Valente , Sbrollini , Taricco , Cirinnà , Margiotta , Biti , Ferrazzi , Patriarca , Alfieri.

Dall’elenco dei cofirmatari spicca la presenza della Senatrice a vita Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana. Nata a Milano nel 1930 in una famiglia ebrea è stata Deportata ad Auschwitz-Birkenau all’età di tredici anni ed ha perso nel lager il padre e i nonni paterni. Nel 1990 ha incominciato a raccontare la sua esperienza da sopravvissuta e ha ricevuto numerosi riconoscimenti e onorificenze per il suo impegno di testimone. Il 19 gennaio 2018 riceve la nomina a Senatrice a vita da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Di seguito il testo dell’Interrogazione a risposta orale presentato.

Al Ministro dell’economia e delle finanze. –

Premesso che:

è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale serie generale n. 165 del 16 luglio 2019 il decreto del Ministero dell’economia e delle finanze 28 giugno 2019 con l’elenco dei beni immobili di proprietà dello Stato, non utilizzati per finalità istituzionali, proposti dall’Agenzia del demanio nel piano di cessioni di immobili pubblici, di cui all’art. 1, comma 422, della legge di bilancio per il 2019 (di cui alla legge n. 145 del 2018);

tra gli immobili pubblici che l’Agenzia del demanio ha inserito nel piano straordinario di dismissioni nel biennio 2019-2021, è previsto anche il casolare campo di concentramento di Montorio identificato con la sigla n. 416 DAT “La Colombara” (scheda VRB0724), edificato nelle campagne di Montorio, frazione di Verona. “La Colombara” è stato un campo di concentramento provinciale, istituito nel territorio della Repubblica di Salò con l’ordinanza di polizia del 30 novembre 1943, n. 5, firmata dal ministro Buffarini Guidi ed inviata a tutti i capi delle province della RSI;

come è emerso da una puntuale ricerca storica realizzata dagli autori del libro “26 Aprile. Una lunga scia di sangue tra Montorio, Ferrazze e San Martino Buon Albergo”, a cura di Roberto Rubele, Cristian Albrigi e Gabriele Alloro, l’immobile DAT “La Colombara” (DAT, difesa antiaerea territoriale), nel 1944, nel pieno della seconda guerra mondiale, fu utilizzato come campo di raccolta e concentramento di cittadini ebrei rastrellati nella città di Roma, prima del trasporto a Fossoli e poi del lungo viaggio verso Auschwitz;

della presenza del campo di concentramento sono prova anche i documenti dell’archivio di Stato di Verona, ovvero lettere e foto dei detenuti, una videointervista ad un sopravvissuto alla “Shoah” recluso nell’edificio e interviste a testimoni oculari, che ricordano la presenza di uomini, donne e bambini, rinchiusi nel casolare; altri dettagli storici del campo di concentramento veronese sono reperibili sul sito internet dell’Aned (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti);

la ricerca storica e l’interesse dimostrato da più enti e realtà del territorio, in primis l’Associazione di promozione sociale montorioveronese, che ha formulato domanda all’Agenzia del demanio di gestire l’edifico e tenerlo in ordine per farne un luogo della memoria della Shoah visitabile da tutti, è un intento più che lodevole che verrebbe disconosciuto dal Governo, se il bene DAT “La Colombara”, campo di concentramento di Montorio, fosse venduto;

dalla stampa si apprende che anche il Comune di Verona sta cercando una soluzione per ottenere l’immobile a titolo gratuito, con la finalità di salvare un pezzo di storia e farne luogo di memoria della Shoah;

questo edificio è importante per il suo significato storico, visto che è stato un centro di detenzione per la deportazione degli ebrei e per questo ha senso e forte valore storico che “La Colombara” resti al territorio con funzione sociale e di memoria della Shoah;

si ritiene, quindi, sbagliata la decisione di alienare l’edificio, perché offende la memoria dei deportati e la storia del nostro Paese e perché in questo particolare momento storico la destinazione pubblica del bene assumerebbe un’importante valenza culturale,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di eventuali rilievi effettuati da parte della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per verificare i possibili vincoli esistenti o applicabili al DAT “La Colombara”, al fine della salvaguardia del sito e, in caso contrario, se non ritenga necessario che siano effettuati;

se ritenga che sia possibile esprimere il diritto di prelazione sui beni demaniali da parte degli enti pubblici;

se ritenga di avviare ogni altra azione al fine di consentire comunque l’acquisizione al patrimonio comunale a titolo gratuito del sito.

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Alberto Speciale

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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