La Guardia di Finanza, da questa mattina, ha dato corso all’esecuzione di un provvedimento di sequestro preventivo nei confronti di una società, con sede apparente all’estero ma, di fatto, operante in Italia, attiva nel settore del commercio d’oro e metalli preziosi, scoperta dalla Compagnia di Soave dopo complesse attività investigative.
Le complesse indagini di polizia giudiziaria e tributaria avevano portato alla individuazione di un sistema ideato per il commercio abusivo di oro e preziosi senza le prescritte autorizzazioni.
Un ulteriore filone investigativo ha invece già consentito di appurare che la
stessa “impresa” di investimento commerciante in oro effettuava le proprie
prestazioni in completa evasione di imposta.
Lo stratagemma di dichiararsi impresa estera non ha però convinto gli
investigatori che hanno dimostrato la “italianità” della società addebitandole il
mancato pagamento delle tasse e considerandola, di conseguenza, “evasore
totale”.
L’attività dei Finanzieri ha permesso di smascherare l’effettiva gestione
aziendale italiana della società, individuando il conto corrente aperto in Italia
dalla stessa utilizzato per il trasferimento all’estero delle somme raccolte, e
scoprendo e quantificando quindi l’ingente evasione fiscale posta in essere.
L’Autorità Giudiziaria di Verona, al termine delle complesse indagini, ha
emesso apposito decreto di sequestro dei conti correnti e del patrimonio della
società e degli amministratori, di diritto e di fatto, della stabile organizzazione
italiana, per garantire il recupero erariale, fino al raggiungimento del valore
equivalente all’evasione fiscale accertata, tra IVA e imposte dirette, pari a più
di 13 milioni di euro.