Un nuovo hotel superlusso durante la crisi post Covid: tutte le incognite del progetto Marriott

 
 

Il centro di Verona ha veramente bisogno di un nuovo hotel superlusso? È questa la domanda che abbiamo posti agli ospiti di questa videointervista, secondo i quali il progetto Marriott presenta non poche criticità:

Tale progetto prevede infatti la costruzione, all’interno del cosiddetto Quadrilatero (cioè lo stabile delimitato da via Emilei, Garibaldi, S. Egidio e S. Mamaso) la costruzione di un hotel di altissimo livello assieme ad altre strutture commerciali. L’opinione condivisa degli ospiti è che Verona abbia già avuto esperienze di strutture commerciali di lusso di cui centro commerciale Excelsior ne è l’esempio più lampante, come ricorda il presidente di Federalberghi Cavara. L’esperimento Excelsior, però, non è andata a buon fine chiudendo i battenti dopo non molto tempo. Il problema delle viabilità sarà sicuramente imponente aggiunge Cavara, perché il flusso di auto molto probabilmente aumenterà in seguito all’apertura dell’hotel: davvero mille incognite aleggiano attorno a questo progetto.

 
 
Classe 1995, laureata in Consulenza del Lavoro, cinefila incallita. Italiana con origini americano-portoricane costantemente critica nei confronti degli USA. Ho capito che fare giornalismo è il mio scopo sociale, che seguo con la tenacia di un Capricorno ma soprattutto con lo spirito di chi ha detto "My life is my message."

1 COMMENTO

  1. Fino a quando Verona e i veronesi saranno schiavi delle paure per le novità, premettendo i soliti drammi di qualche auto in più. Ci si dimentica che il centro storico è pedonale e le automobili per il Marriot non saranno centinaia al giorno.
    All’ipotetico centro commerciale ci si andrà a piedi, come nelle grandi città europee.
    Eppure siamo ancora a chiederci se la città abbia o meno bisogno di un Marriot!!!
    Ma ben venga un simile hotel, a svecchiare e internazionalizzare ma anche a sprovincializzare Verona! Come lo sarebbero state molte altre realtà rimaste prigioniere delle paure veronesi, vedi Ikea, Cipriani, Hard Rock cafè, Arena Rock, eccetera eccetera. Fino a quando dunque dovremo aspettare per vivere finalmente in una “grande città” metropolitana e internazionale che cresca in altezze risparmiando suolo prezioso?
    ….ma siamo ancora all’ eto capìo!!!!!!

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