Mafia, una storia ancora (troppo) italiana? Oggi in sala Arazzi il libro di Salvatore Lupo

 
 

Mafia. N’drangheta. Camorra.

E non s’offendano per mancata menzione le altre comprimarie del vergognoso panorama deliquenziale e sovversivo che ha reso tristemente famoso il nostro paese nel mondo, dopo averlo per bene ricoperto di troppo inchiostro nero sulle pagine della cronaca altrettanto (se non di più) nera nazionale.

LA MAFIA. La solita montagna di m***a.
Un lungo ed intrecciato rapporto, che, per lo scrittore Salvatore Lupo, storico e docente all’Università di Palermo, inizia a metà Ottocento, dalle ceneri, se così si può dire, della ‘rivoluzione’ siciliana.
Una tesi al centro del suo ultimo libro ‘La mafia. Centosessant’anni di storia tra Sicilia e America’, pubblicato da Donzelli Editore, nel 2018.

Il libro, che ricostruisce la storia della mafia siciliana e, insieme, della sua figlia legittima, la mafia americana, sarà presentato questo pomeriggio alle ore 17.30, nella sala Arazzi di palazzo Barbieri.

L’evento è organizzato da Avviso Pubblico, la rete degli enti locali antimafia, con il patrocinio del Comune di Verona.

Nel corso dell’incontro, discuteranno con l’autore lo storico Gabriele Licciardi e Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico. Ad introdurre il dibattito, i saluti istituzionali dell’assessore agli Affari legali e Anticorruzione Edi Maria Neri e del sindaco di Fumane Mirco Frapporti, Coordinatore per la provincia di Verona di Avviso Pubblico.

Per informazioni è possibile contattare la segreteria organizzativa di Avviso pubblico al numero 3426284941, alla mail: [email protected] o consultare il sito, www.avvisopubblico.it.


NON FINISCE QUI. NON FINISCE MAI.

Proprio sul fronte delle intimidazioni mafiose, ostacolo per la buona politica, è stato presentato, venerdì scorso a Roma, al Centro Congressi Cavour, il rapporto 2018Amministrazioni sotto tiro’ realizzato da Avviso Pubblico.

Secondo i dati raccolti, nella scorsa annualità ci sono stati 574 atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali, uno ogni 15 ore.
Dal 2011, anno della prima edizione del rapporto, in cui furono censiti 212 casi, le minacce sono aumentate del 170%.
Il fenomeno lo scorso anno ha coinvolto tutte le regioni italiane ad eccezione della Valle d’Aosta, 84 Province e 309 Comuni.

 
 
33 anni, parte di questi trascorsi inutilmente nel tentativo di scrivere una biografia seria e sensata. Forse questa è la volta buona (lo dico sempre!). Italiano e veronese, amante della comunicazione con ogni mezzo e a (quasi) ogni costo. Hellas Verona nelle arterie, musica jazz e le parole di un caro amico al momento giusto. Con la famiglia di VeronaNews per dare il meglio di me alla città che più amo al mondo.

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