Locazioni turistiche, Ferrari: “no a tasse occulte, investiamo in qualità”

 
 

“Si avvicina la fine dell’estate, è tempo di bilanci sulla stagione turistica, e l’assessore Zavarise lancia la sua grande idea: il cambio di destinazione d’uso obbligatorio (da residenziale a turistico-ricettivo) per le locazioni turistiche. Una vera follia propagandistica, che non risolve nessuno dei problemi del turismo a Verona, men che meno nella lotta all’abusivismo, e che impone una tassa occulta ai danni dei tantissimi cittadini che, in tempi di crisi, hanno trovato un modo per integrare il proprio reddito mettendo a frutto, magari temporaneamente, le proprie case”.

Così Tommaso Ferrari per nulla d’accordo con le politiche turistiche ventilate dalla maggioranza.

“Con questo nuovo obbligo – continua il consigliere comunale -, inoltre, per i veronesi sarà ancora più difficile trovare una casa in affitto nei quartieri storici della città, perché una volta fatto il cambio, tornare indietro sarà svantaggioso e complicato, e difficilmente i proprietari di immobili saranno disposti a rinunciare alla locazione turistica per gli affitti tradizionali. Ecco svelato il piano dell’amministrazione, trasformare il centro cittadino – che già da anni soffre per la morsa di un turismo mordi e fuggi a basso valore aggiunto e una crisi di spopolamento – in un grande parco a tema, fatto solo di posti-letto. Ma il turismo non si migliora svuotando la città e tartassando i cittadini: servono investimenti per un’offerta più ricca e di qualità, innovazione – come quella proposta da Traguardi per il pagamento automatico della tassa di soggiorno – e controlli severi per garantire i visitatori e tutelare il “marchio” Verona.

Lo ripetiamo da mesi: nessuno sconto verso i disonesti – che con il nuovo codice identificativo avranno vita assai più dura – ma non si può pensare che, nel 2019, la politica turistica della città sia ancora ferma allo scontro fra vecchie e nuove forme di ospitalità. Gli stessi albergatori ne sono consapevoli, e molti di loro stanno investendo per migliorare la propria offerta. A Palazzo Barbieri, invece, ci si limita ad approvare progetti per troppi nuovi hotel – compreso quello abnorme previsto dal piano Folin in via Garibaldi, che Traguardi denuncia da mesi in solitudine – che trasformeranno la nostra bella città in un grande villaggio vacanze, mentre poco o nulla si fa per migliorare la qualità del turismo, estendere la presenza media, aumentare i servizi a chi visita la città e destagionalizzare i flussi”.

 
 

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