Levata di scudi contro aumento ticket bus turistici. “Penalizzerà le comitive”

 
 

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Susanna Aldrighetti dell’Associazione Guide Center Verona, che a nome di tre associazioni di Guide turistiche autorizzate di Verona e di alcune guide indipendenti, scrive in risposta all’articolo http://www.veronanews.net/sconti-ai-bus-che-utilizzeranno-una-guida-turistica-autorizzata-veronese/.

“Abbiamo letto in questi giorni diversi comunicati e delibere che ci vedono coinvolti come guide turistiche autorizzate iscritte all’Albo Provinciale di Verona in relazione alla decisione del Comune di triplicare il costo del ticket di ingresso dei bus turistici in arrivo nella nostra città a partire dal 1 settembre 2018 .

Ci ha fatto molto piacere riscontrare che da parte del Comune, e in particolare dell’Assessore e Vicesindaco Zanotto, vi è la disponibilità ad un dialogo e ad un confronto positivo verso una tematica riguardante uno dei motori economici trainanti della  città.  Crediamo fortemente che un continuo confronto costruttivo tra il Comune e gli operatori del settore che si trovano a gestire il flusso turistico ogni giorno  possa migliorare la qualità dell’ospitalità e di riflesso anche degli abitanti stessi di Verona

A nome di tre associazioni di Guide Turistiche Autorizzate iscritte all’albo provinciale; Juliet  co., A.G.T.A e Guide Center Verona  e alcune guide indipendenti in quanto ci  sembra comunque doveroso puntualizzare alcuni aspetti che vogliamo assolutamente chiarire e per i quali forse è stata fatta un’involontaria  confusione.

AUMENTO DEL TICKET

Come evidenziato durante i cordiali incontri tenutesi in Comune, un provvedimento che prevede l’aumento di tre volte tanto il costo di ingresso dei bus turistici e che viene comunicato agli operatori del settore in piena stagione turistica con solo 15 giorni di anticipo ci appare improvvido dal punto di vista imprenditoriale e comporta un grosso danno economico per gli operatori che hanno già pubblicato e venduto dei pacchetti turistici calcolando il costo valido fino ad oggi.  Siamo in piena stagione turistica e questo balzello si tradurrà in un grosso danno per i grossi operatori che movimentano un enorme flusso di turisti nella nostra città.  Come avviene per tutte le attività commerciali, questo aumento doveva essere comunicato ora per la prossima stagione turistica del 2019. Molti operatori del settore stanno esprimendo il loro disappunto e stupore per la mancanza di sensibilità commerciale verso chi opera nel turismo come imprenditore promuovendo negli anni Verona sui loro cataloghi, con una ricaduta economica per la città non indifferente. Questa atteggiamento poco saggio e improvvisato verso il settore turistico crea un danno d’immagine alla stessa città di Verona e a coloro che la amministrano.

VIGILI INFILTRATI

In merito all’argomento controlli degli abusivi auspichiamo che i responsabili della divulgazione della falsa notizia possano rivedere le affermazioni pubblicate.  La legislazione riguardante la professione di guida turistica in questo periodo è in fase di chiarimenti ma occorre non confondere le acque: i professori sono titolati a dare spiegazioni solo ed esclusivamente alle proprie classi di studenti che è cosa ben diversa da coloro che invece raccolgono adesioni a visite guidate attraverso i più disparati canali di comunicazione mettendo insieme dei partecipanti provenienti da tutte le parti del mondo. Che è ciò che accade per i famigerati “free tours”. Un’attività che viene svolta regolarmente con cadenza giornaliera e con un preciso punto di incontro non si può considerare spontanea ed  occasionale e quindi è una vera è propria attività professionale “retribuita” con le mance spontanee, un sistema dalla dubbia trasparenza fiscale. Oltre che ad una totale mancanza di titolarità da parte di chi la svolge in quanto non autorizzato legalmente, siamo di fronte ad una totale assenza di controllo fiscale.  Ci mettiamo quindi come Guide Turistiche Autorizzate regolarmente iscritte nella lista provinciale e che regolarmente versano i propri contributi sui compensi ricevuti, a completa disposizione degli organi preposti del Comune per aprire un tavolo di confronto volto a combattere questo fenomeno che oltre a non garantire professionalità ai turisti ignari che ne usufruiscono, copre un’attività svolta nella totale assenza di un controllo fiscale. Quanto affermato diventa inoltre un facile alibi a non fare controlli. Ma l’abusivismo non è quello dei professori che spiegano alle loro classi, garantito per legge, ma da tutta la miriade di accompagnatori extra europei che spiegano in barba alla legislazione vigente, c’è tutta una serie infinita di persone che vagano per la città senza esporre nessun cartellino, o che forse ne espongono di falsi. E su questo non si fa nessun tipo di controllo, con un danno d’immagine alla città e alla professione delle sue guide incalcolabile.

MORDI E FUGGI

Questo slogan viene spesso utilizzato per definire una qualità negativa di turisti ma vorremmo far presente che molte delle comitive che passano per il centro non soggiornano a Verona per tutta una serie di motivi, non da ultimo il Lago ha una ricettività turistica di molto maggiore della città.  Sarebbe opportuno analizzare con maggiore attenzione questa realtà di flussi turistici in arrivo. Verona è da sempre città di passaggio tra Milano e Venezia, dal nord Europa a Roma e così come finora han deciso di fermarsi, potrebbero decidere di saltarla a pie’ pari. Trattandosi di un provvedimento che colpisce i Bus turistici, si ripercuoterà negativamente su quelle comitive che pranzano nei tanti ristoranti della città, o che scelgono di usufruire del servizio di visita guidata della città, visitare i musei come l’Arena, la Casa di Giulietta, le chiese e che durante il tempo libero spenderebbero in souvenir, bevande o gelati presso i bar del centro. Questi gruppi di comitive portano da sempre un grosso beneficio economico alla città anche se non pernottano qui per i più disparati motivi. Ci sembra quindi che penalizzare questa tipologia di turista non sia voler selezionare il turismo e il ticket avrà una ricaduta negativa sugli esercizi commerciali che finora han beneficiato del turismo inspiegabilmente chiamato “mordi e fuggi”con l’intenzione di gettare fango su coloro che invece hanno arricchito la città per anni.

Ribadiamo quindi ancora una volta che questo provvedimento non andrà a colpire il turismo “Mordi e Fuggi” fatto invece di famiglie che giungono in città in camper e in macchina coi panini pronti al seguito, ma soprattutto le comitive che soggiornano per più giorni negli alberghi cittadini. Infatti, lo sconto previsto per chi alloggia in strutture alberghiere di Verona è previsto solo per il giorno di arrivo e per il giorno di partenza mentre per gli altri giorni i gruppi si vedranno recapitare a casa una tassa di 150,-  al giorno, in aggiunta alla tassa di soggiorno. Immaginiamo il disincentivo per chi voglia soggiornare qui per 4 o 5 giorni. Un vero salasso visto che più si rimane più si paga!. Verranno altresì penalizzate tutte quelle comitive che per vari motivi, logistici o economici, alloggeranno nelle strutture alberghiere che si trovano nei Comuni limitrofi. Per colpire pochi, si va a colpire nel mucchio, castigando quei gruppi di turisti che da sempre sono una risorsa economica infinita per gli operatori del turismo, mentre il cosiddetto turismo mordi e fuggi continuerà ad arrivare, a sporcare e a non lasciare neanche un euro nelle tasche dei veronesi, vanificando l’obiettivo e denigrando e scoraggiando il turismo virtuoso”.

 
 

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