Fermata la Lazio, i danni di Cioffi la vera sciagura del Verona

 
 

Tenere testa alla Lazio e recriminare riporta con la mente al Verona del campionato scorso o ai precedenti due sotto la guida di Juric. La squadra è tornata solida, punta sull’agonismo e se la gioca con tutti. Per come siamo oggi, bugiarda è la terzultima piazza, figlia dello sciagurato Cioffi, lui e il suo staff – quelli sì – incapaci di confrontarsi con la serie A. È stato gettato al vento un girone intero, questo purtroppo è il macigno che rimane pesantissimo perché le altre corrono e non è facile recuperare.

Della gara con i biancazzurri conforta l’intelligenza tattica dei gialloblù, preparati ad affrontare novanta minuti sporchi come al solito, dal Vangelo della conquista delle seconde palle, ma con un piglio decisamente difensivo, almeno nella prima frazione, per contenere Immobile e soci. Nella ripresa il Verona è uscito, complice anche lo sfortunato svantaggio, e a tratti ha messo alle corde gli uomini di Sarri. Bene anche l’inserimento dei nuovi, che si integrano garantendo al pari del gruppo storico impegno e sudore.

Tutta un’altra musica rispetto a qualche mese fa. Assieme al Verona, che purtroppo ce l’ha ancora a libro paga, di non avere più tra i collaboratori Cioffi ringrazia anche l’Udinese, in lotta per le posizioni a ridosso del piazzamento Europa con più o meno gli stessi calciatori della scorsa stagione.

 
 

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