È l’ora dell’Oscar Green Veneto a Lazise, premio dell’innovazione agricola

 
 

Saranno nove i candidati veronesi alla finale veneta dell’Oscar Green, premio dell’innovazione in agricoltura indetto da Giovani Impresa di Coldiretti, in programma domani giovedì 25 luglio alla Dogana Veneta di Lazise.

L’appuntamento con i progetti d’avanguardia promosso dagli under 30 di Coldiretti, giunto alla 13^ edizione, suddivide i partecipanti in sei sezioni: “Creatività” che esprime il potenziale fantasioso delle nuove generazioni, “Campagna Amica” per quei concorrenti che puntano al rapporto con il consumatore. La sostenibilità e l’alta tecnologia sono previste nella categoria “Impresa 4. Terra” mentre il fare squadra e la vocazione al servizio sono le peculiarità di chi ha scelto “Fare rete” e “Noi per il sociale”. All’iniziativa parteciperanno 300 giovani agricoltori provenienti da tutta la regione per assistere alla proclamazione dei vincitori con i migliori esempi progettuali in agricoltura.

Originali e creative le idee dei giovani veronesi: la trasformazione delle mele in succo e in sidro pronti all’uso (Nicolò Conti), un punto vendita costruito con i canoni della bioedilizia con un laboratorio di gastronomia a vista (Beatrice Vantini), il vino naturale prodotto da un biologo (Luca Anselmi), mini formaggi e gelati monoporzione per andare incontro alle esigenze di mercato (Francesco Colpo), l’arachide biologica con guscio naturale (Gioia Faella), l’orto come materia di studio che accresce le relazioni interpersonali (Serena Cobelli), una fattoria didattica nella corte di casa (Maddalena Compagni), impianto di depurazione all’interno di un allevamento di suini a impatto zero sull’ambiente (Sigrid Buttignol), il nomadismo delle api per miele e polline dai gusti particolari (Daniele Iseppi).

In un confronto con Alex Vantini, vice delegato nazionale nonché delegato regionale e provinciale di Giovani impresa, Daniele Salvagno presidente di Coldiretti Veneto e Verona e Luca Gaddoni dell’ ufficio di rappresentanza di Coldiretti a Bruxelles, Cardin darà il suo contributo di atleta tricolore allo spaccato agroalimentare regionale sul podio della qualità italiana per tipicità blasonate, base ideale di un’alimentazione sana e sicura che comincia con la richiesta dell’origine in etichetta per tutti i prodotti europei, così come sostiene la petizione voluta da Coldiretti #stopciboanonimo.

 
 

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