Cori nazisti: Le posizioni dell’Hellas Verona e del consigliere comunale Bertucco

 
 

L’Hellas Verona FC, in merito ad alcuni articoli apparsi nelle ultime ore sui media relativi ai cori di poche decine di persone, intende precisare che la società prende le distanze e si dissocia da tali comportamenti, i quali non si sono però verificati all’interno dello Stadio Bentegodi, bensì nel centro cittadino a margine dei festeggiamenti per la promozione in Serie A.

Il Club vuole anzitutto evitare che il comportamento assolutamente ineccepibile di oltre 25.000 tifosi (compresi quelli ospiti) prima, durante e dopo la gara col Cittadella possa essere confuso e sminuito a causa di pochi. Domenica scorsa è stata una bellissima giornata di sport per la città di Verona che ha consentito di mostrare come lo sport sia occasione di unione per la gente e promuova valori importanti cui la nostra società tiene particolarmente.

Ci piacerebbe venisse quindi evidenziato da parte dei media anche come durante la presente stagione il pubblico veronese sugli spalti abbia mantenuto un comportamento corretto evitando che si evidenzino soltanto episodi poco edificanti seppur giustamente da condannare, senza dare altrettanti meriti ad una tifoseria calorosa ed unica per passione ed attaccamento ai propri colori.

Comunicato della società che arriva dopo un altro comunicato, questa volta di Michele Bertucco, che rincarava la dose.

“Stessa squadra, stesso coro, stessa svastica. L’Hellas Verona torna in serie A e gli ultrà neonazisti della curva sud festeggiano in piazza intonando: “Siamo una squadra fantastica… fatta a forma di svastica… che bello è… allena Rudolf Hess!”

Dopo due anni dalla mozione approvata in consiglio comunale che condannava i cori nazisti inneggianti a Hitler ed Hess, due dei peggiori macellai della storia del Novecento e non solo, che si erano verificati allo Stadio Bentegodi durante la festa della Curva Sud del Verona la storia si ripete nei festeggiamenti per la promozione in serie A dell’Hellas Verona.

Sono comportamenti umilianti sia per la città, la cui storia anche recente è macchiata da efferatissimi delitti che hanno avuto come cornice l’ideologia della destra razzista e xenofoba, sia per la stessa società sportiva dell’Hellas Verona, impegnata in un percorso di affrancamento dall’immagine negativa che le frange più violente del tifo le hanno appiccicato addosso negli ultimi decenni“.

 
 

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