Riceviamo e pubblichiamo la nota di Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune.
Sommando le superfici abitative previste dalla Nuova Variante 23 a San Massimo, Chievo e Borgo Milano risulta che questi quartieri saranno presto oggetto di una nuova ondata di cemento da ben 19.532 metri quadri, per un migliaio di abitanti in più. Questo senza contare le superfici commerciali (l’amministrazione ha confermato il raddoppio di Rossetto di Corso Milano per 8.200 metri quadrati), il carico urbanistico pregresso del Piano degli Interventi e le questioni irrisolte dell’Ecoborgo di San Massimo e di Cava Speziala.
Siamo di fronte alla consueta schizofrenia urbanistica che spinge ad aprire nuovi cantieri senza prima risolvere i grossi nodi dei quartieri e senza offrire soluzioni viabilistiche e di mobilità adeguate. La politica urbanistica dell’amministrazione Sboarina resta così in scia della “divisione funzionale” impostata dalla precedente amministrazione Tosi per cui il nuovo commerciale viene concentrato in Quarta e Quinta Circoscrizione e il residenziale in Terza.
Ma non ci vuole un fine urbanista o un demografo – basterebbe ascoltare il parere dei cittadini e della Circoscrizione – per rendersi conto che la Terza Circoscrizione non ha bisogno di ulteriore pressione abitativa ma di recupero e valorizzazione degli spazi comuni.
Tra gli interventi più consistenti e discutibili previsti dalla Nuova Variante 23, i 6.487 mq di residenziale al Chievo (scheda norma 302); i 2.500 metri quadri sempre di residenziale in via Piatti a San Massimo proprio a ridosso di quel che resta delle fortificazioni austriache; il raddoppio di Rossetto in Corso Milano (scheda 221)
Analizzeremo la situazione e valuteremo insieme quali iniziative prendere in un incontro pubblico che si svolgerà Martedì 5 giugno alle ore 20.45 in sala civica di Via Anselmi 7, quartiere San Massimo, intitolato: “Ecoborgo e Nuova Variante 23: come cambia l’urbanistica in 3^ Circoscrizione”.
