AMIA: Inaugurazione fontana Piazza XXV Aprile e rimozione Aceri in via Anzani e via Risorgimento

 
 

Fontana Piazza XXV Aprile

“Grazie alla positiva collaborazione fra l’Amministrazione comunale e la società Grandi Stazioni SPA – sottolinea il presidente Andrea Miglioranzi – piazza XXV Aprile ha una veste estetica di pregio, adeguata ad una città affascinante e ricca di storia, arte e cultura come Verona.

La riqualificazione di questa piazza che ha consentito di migliorare la viabilità dei mezzi privati, ma anche di dare un ordine pratico e funzionale ai mezzi di trasporto pubblico, ha ‘portato in dote’ alla città questa bellissima fontana che grazie alla sinergia fra Amia e Comune oggi viene messa in funzione.

Chiaramente Amia ha preso in carico l’impianto ed eseguito le necessarie verifiche per la funzionalità perché per noi curare al meglio il bene pubblico significa utilità e benefici per tutti, turisti compresi.

Le aree come piazza XXV Aprile sono un punto d’incontro e di passaggio, a cui prestiamo particolare attenzione.

Valorizzare il paesaggio, garantirne la sicurezza e il controllo costante è una soddisfazione per tutti”.

Rimozione alberature pericolanti

A breve, si renderà necessaria la rimozione di ventinove alberi di Acero americano che compongono l’alberata in via Anzani e in via Risorgimento, in quanto presentano dei gravi problemi di stabilità strutturale.  In effetti questa specie di pianta, detta anche Acer negundo, è poco adatta alla collocazione come alberatura stradale e mal sopporta le potature.

“Amia ha eseguito monitoraggi capillari e ripetuti – dichiara il presidente Andrea Miglioranzi – ma anche le perizie di stabilità eseguite dai tecnici incaricati hanno dato esiti preoccupanti. Oltre alla criticità in termini di stabilità, ad aggravare la situazione è anche l’alta vulnerabilità dell’area che ospita le nostre piante. Una zona molto frequentata da veicoli e pedoni. Concretamente non ci sono più i margini per la sicurezza sufficienti per il loro mantenimento; tanto che insieme all’assessore Padovani e ai tecnici del Comune di Verona, di concerto con le associazioni quali Legambiente di Verona, Italianostra, Verona Inalberata, WWF Verona, Verona Polis, Lipu e Alberi Verona abbiamo deciso la rimozione e la successiva sostituzione.”

Dopo quarant’anni gli Aceri in questione sono da considerarsi a fine ciclo vitale e devono essere assolutamente surrogati, come già è iniziato da tempo in via Anzani.

“Si procederà al più presto ad estirpare e a prelevare le piante pericolanti – continua e conclude il presidente – e nella stagione autunnale si provvederà al reimpianto di nuovi alberi, sempre di Acero ma appartenenti a specie diverse: più idonee e resistenti in un contesto urbano.  I nostri intendimenti oltre alla priorità assoluta che riguarda la sicurezza dei cittadini sono: abbellire il paesaggio, curare al meglio il verde e magari migliorarlo, valorizzare l’immagine della nostra città a beneficio di tutti.”

“Gli alberi, come tutti gli esseri viventi, hanno un proprio ciclo vitale, che va rispettato – afferma l’assessore ai Giardini Marco Padovani -. Fermo restando che si tratta di alberi malati, la decisione di rimuovere gli aceri in via Anziani e via Risorgimento, va anche nella direzione di salvaguardare i cittadini, evitando che i rami malati si schiantino sulle auto in transito.

E comunque, l’impegno del Comune è quello, in accordo con Amia, di ripristinare le zanelle laddove necessario, in linea con quanto effettuato sino ad oggi per la tutela del verde”.

 
 

1 COMMENTO

  1. Buona sera, scusate la curiosità, ma chi l’ha detto che l’Acer negundo mal sopporta le potature? Le capitozzature che hanno fatto negli ultimi 15 anni sicuramente non hanno giovato. Ma le potature se correttamente eseguite da quello che ne so io, non creano problemi come del resto a tutti gli alberi urbani. Visto che non è virgolettato e dunque non detto da nessuno degli intervenuti, a questo punto ero curioso di capire da dove arrivava questa esternazione del giornalista in quanto crea confusione sul temine “potatura”.

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