AGSM, Traguardi: «Sboarina faccia marcia indietro e dica sì alla gara»

 
 

«Siamo da sempre convinti che per crescere AGSM abbia bisogno di un partner industriale di alto profilo, e che il compito del Comune non sia proteggere Verona “dall’invasione straniera”, come alcuni dicono, ma rafforzare il patrimonio aziendale, aumentare le competenze e acquisire know-how innovativo che possano anche essere trasferiti nel territorio – spiega Tommaso Ferrari, consigliere comunale di Traguardi – Per questo non abbiamo nessuna preclusione sui possibili partner. Nella trattativa con A2A, però, ci sono molte cose che non vanno, a partire dal tema dell’infungibilità che sembra fondata soltanto su un inceneritore di rifiuti (ancora in fase di costruzione) a Pavia e due centrali idroelettriche in Friuli, con concessioni in scadenza fra soli 9 anni»

«Siamo davvero sicuri che siano questi i valori imprescindibili per AGSM, in una città ferma da decenni al 49% di raccolta differenziata dei rifiuti? Ha senso scommettere tutto su un piano che ha come punto di forza “green” concessioni in scadenza nel 2029, e che non dice nulla su altri capitoli strategici per la nostra multiutility?» si chiede Pietro Giovanni Trincanato, presidente di Traguardi – È una posizione difficile da sostenere, e le risposte ricevute fin qui non convincono, come non convince il fuoco incrociato dei partiti di maggioranza interessati più a indebolire Sboarina che a rafforzare AGSM. Il modo per trovare il partner migliore è uno solo: la gara. Solo mettendo in competizione i diversi soggetti come Hera, Iren, Dolomiti, Alperia e la stessa A2A attraverso una procedura aperta e trasparente potremo raffrontare le offerte e fare la scelta migliore, basata su reali valori di mercato e non su supposizioni. Sboarina batta un colpo, se non vuole essere ricordato come il liquidatore di AGSM si faccia coraggio e dica sì alla gara»

 
 

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