AGSM e AIM (Vicenza), oggi sposi! Zavarise: “Lega ha scongiurato svendita, ora serve trasparenza”.

 
 

Butei e tosi (i cittadini) insieme

“Nozze bagnate, nozze fortunate” secondo il tradizionale adagio beneaugurante. Strappo alla regola e taglio del nastro, a farla da padrone questo pomeriggio è stata l’ennesima grande soleggiata di giugno.

 

Protagoniste due realtà cittadine da sempre divise su tutto e che, da oggi, si troveranno mano nella mano in un percorso industriale aggregato senza precedenti.
AGSM e AIM hanno terminato la loro “luna di miele” durata tanti anni e tante diverse amministrazioni. E’ arrivata finalmente l’aggregazione, salutata “con grande soddisfazione” da parte della Lega scaligera per bocca del commissario provinciale e assessore al commercio Nicolò Zavarise.

 

Da tanti anni – spiega – si parla di un’aggregazione tra Agsm e Aim e finalmente grazie alla Lega di Verona e di Vicenza, sempre in contatto su questa partita, è arrivato l’atteso risultato, certamente un passo concreto che va nella giusta direzione.
Un passo fondamentale per due aziende che hanno il duplice obiettivo comune di competere sui mercati e al tempo stesso di essere al servizio dei propri territori“.

Siamo favorevoli a percorsi di crescita e sviluppo, lo diciamo da tempo e oggi l’abbiamo dimostrato. Ci siamo però arrivati con inutile ritardo purtroppo perché il percorso intrapreso non è stato lineare ed è stato più tortuoso di come dovrebbe essere quando c’è di mezzo un’azienda pubblica. Decisioni imposte e mai condivise hanno infatti segnato il percorso fin dall’inizio, per questo motivo riteniamo che oggi sia anche stata salvata la cassaforte di Verona e sia stato scongiurato il pericolo di perdere definitivamente il controllo della società“.

Il problema delle ultime concitate settimane non è politico, il problema non è nemmeno Milano o A2a. Il problema è dover decidere del futuro degli asset strategici di Verona a scatola chiusa. Nella valutazione delle possibili aggregazioni tra Agsm e altri potenziali partner sono state commesse clamorose lacune: mancato coinvolgimento dei componenti del consiglio di amministrazione, esclusione dei dirigenti, mancata trasparenza, delibere improvvisate. E, non da ultimo, tentativi al limite dell’intimidatorio messi in atto da chi, alla vigilia di voti decisivi, richiamava le responsabilità personali, quasi fosse una colpa difendere l’azienda ed opporsi al percorso preconfigurato che per noi oggi va ritenuto definitivamente concluso. Qualcuno ha voluto farne una questione politica per nascondere tanti errori e mancanze dal punto di vista amministrativo.

Il nostro auspicio – conclude Zavarise – è che ora tutti si concentrino sulla gestione e sulla corretta valorizzazione dell’azienda e che la futura ricerca di eventuali partner passi tramite procedure ad evidenza pubblica e sia frutto di strategie largamente condivise con l’unico obiettivo di lavorare per Verona“.

 
 

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