AGSM-AIM, ad 1 anno dalla fusione il bilancio è “nucleare”: +60% utile netto. I DATI

 
 

In uno scenario influenzato sia dagli effetti della pandemia da Covid-19, sia dal rincaro delle materie prime, che ha fortemente impattato sull’andamento dell’attività commerciale del Gruppo, AGSM AIM registra risultati di bilancio particolarmente positivi.

Il percorso di integrazione, che ha interessato l’intera struttura nel corso del 2021 portando alla costituzione delle Business Unit, ha consentito di migliorare l’efficienza operativa del Gruppo, di intervenire sulla riduzione dei costi operativi e di accelerare la crescita degli investimenti, in incremento di circa il 60% rispetto alla media di quelli realizzati nei 6 anni precedenti la fusione.

Il Consiglio di Amministrazione di AGSM AIM, riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Stefano Casali, ha approvato i risultati consolidati al 31 dicembre 2021, primo anno di attività della Società, caratterizzato da due fattori esogeni di portata mondiale, quali il protrarsi degli effetti della pandemia da Covid-19 e il rincaro delle materie prime che hanno profondamente influenzato lo scenario dentro il quale AGSM AIM, già impegnata nel percorso di integrazione tra Agsm Verona e Aim Vicenza, si è trovata a dover operare.
Più in particolare, gli effetti della crisi energetica, manifestatisi a partire dal secondo semestre dell’anno, hanno generato un impatto significativo sull’attività commerciale del Gruppo (la Business Unit Mercato) che ha registrato una contrazione del Margine Operativo Lordo di circa 13 milioni di euro rispetto al 2020, anno che a sua volta già scontava gli effetti della pandemia.
Nonostante un contesto particolarmente complesso e sfidante, la resilienza del modello multi-business del Gruppo, il percorso di efficientamento, gli interventi sulla riduzione dei costi operativi e l’efficacia delle azioni gestionali intraprese per affrontare la volatilità dello scenario energetico, hanno permesso di registrare risultati molto positivi.

AGSM AIM chiude il 2021 con ricavi pari a 1,9 miliardi di euro, in crescita del 59% rispetto al 2020 principalmente per effetto dell’incremento dei prezzi delle commodities. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) è pari a 175,7 milioni di euro, in crescita del 45% rispetto al 2020 (121 milioni di euro).
La crescita del margine è attribuibile prevalentemente alle aree produzione e cogenerazione, che hanno beneficiato dell’ottimizzazione delle vendite di energia alla Borsa Elettrica in finestre di mercato favorevoli, e a quella delle reti, che ha registrato un incremento dell’Ebitda di 11 milioni di euro rispetto al 2020, anche grazie all’effetto della cessione delle reti di alta tensione a Terna.
Positivi i contributi al margine anche dell’area Ambiente, che ha beneficiato dell’ampliamento del perimetro derivante dall’integrazione di EcoTirana, e dell’area Smart Services che ha aumentato di 1,5 milioni il MOL grazie soprattutto alle efficienze derivanti dal piano di sostituzione delle lampade a led.

I positivi risultati conseguiti in tutte le aree di business in cui è attivo il Gruppo hanno permesso di controbilanciare gli effetti negativi registrati dall’attività commerciale che, come sopra descritto, ha registrato una riduzione del MOL di 13 milioni di euro a causa del caro materie prime che ha impattato fortemente sui risultati della vendita di energia elettrica e del gas. Questa riduzione è avvenuta nonostante sia proseguita la crescita del numero di clienti del Gruppo, arrivati a fine 2021 a 861 mila (con un aumento del 12% rispetto allo scorso anno) e dei volumi di elettricità e gas venduti, rispettivamente pari a 4.756 GWh (in aumento del 34% rispetto al 2020) e 511 milioni di metri cubi (in aumento del 3% rispetto al 2020).
Con riferimento alla Business Unit Power, l’energia elettrica rinnovabile prodotta (da impianti idroelettrici, eolico e fotovoltaici) è stata pari a oltre 310 GWh (+5% vs 2020) mentre l’energia prodotta da impianti termoelettrici è stata pari a 500 GWh (+16% vs 2020).
La Business Unit Calore ha visto un incremento dell’energia elettrica prodotta dalle cogenerazioni del 62%, attestandosi a circa 295 GWh, mentre il calore prelevato dalla rete è stato pari a 312 GWht (con un incremento del 9% rispetto al 2020).
La Business Unit Reti (oltre 4.450 km di reti elettriche e 3.163 km di reti gas), ha registrato un incremento del numero di POD e PDR rispetto all’anno 2020 rispettivamente di +4,1 mila unità e +3,6 mila unità.

I punti luce gestiti dalla Business Unit Smart Solutions a fine 2021 risultano essere pari a circa 72 mila, con un significativo incremento della quota efficientata rispetto al 2020 (+48%). Anche la sosta, dopo i rallentamenti causati dalla pandemia nel corso del 2020, ha registrato un incremento del numero di accessi ai parcheggi a sbarra gestiti dal Gruppo AGSM AIM (+13%).
Infine, con riferimento alla Business Unit Ambiente, il Gruppo ha servito con le attività di raccolta rifiuti 70 Comuni (pari a circa 1 milione di abitanti), operando attraverso 22 centri di raccolta e 5 impianti di trattamento. L’utile netto consolidato è pari a 57,1 milioni di euro, in incremento di 21 milioni di euro (+60%) rispetto ai 35,8 milioni di euro del 2020.
In parallelo alle attività caratteristiche, il Gruppo ha completato la prima importante fase di riorganizzazione della propria struttura societaria che ha condotto alla costituzione delle 6 Business Unit previste nel progetto di integrazione. Al tempo stesso, sono state completate importanti e impegnative attività di verifica delle competenze presenti nel Gruppo, di adeguamento dei sistemi informativi e di messa a regime delle procedure e degli strumenti per la prevenzione e la gestione dei rischi aziendali.

Il percorso di integrazione ha permesso di razionalizzare e di efficientare la struttura, conseguendo sinergie e aumentando la massa critica del Gruppo.
Tali elementi hanno posto le basi per assumere come priorità strategica di AGSM AIM la crescita degli investimenti, pari a 84 milioni di euro nel 2021, in incremento del 23% rispetto al 2020 e di circa il 60% rispetto alla media degli investimenti nei 6 anni (2015-2020) precedenti la fusione.
Questi importanti risultati sono stati raggiunti nonostante alcuni rallentamenti legati a tematiche autorizzative, come per il nuovo impianto eolico di Monte Giogo di Villore (Firenze).
Più in dettaglio, sono stati investiti circa 50 milioni di euro per il potenziamento, l’estensione e la digitalizzazione delle reti, 13,5 milioni di euro nel settore ambiente destinati principalmente al rinnovamento e incremento del parco mezzi e oltre 10 milioni di euro nei servizi smart, in particolare per il rinnovamento dell’illuminazione pubblica a led, oltre che per la rete di telecomunicazione e per l’infrastruttura di ricarica elettrica.

Circa 5,5 milioni di euro sono stati investiti per gli impianti di generazione rinnovabile e di cogenerazione. Infine, nell’ambito dell’integrazione, sono stati realizzati importanti investimenti anche per l’ICT e per il patrimonio aziendale.
Gli investimenti, quasi interamente realizzati nei territori in cui è operativo il Gruppo, hanno consentito di migliorare la qualità del servizio offerto ai cittadini e hanno generato importanti ricadute economiche e occupazionali sia dirette sia indirette.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo nel 2021 è pari a 401 milioni di euro rispetto ai 312 milioni del 2020, con un miglioramento del rapporto PFN/Ebitda da 2,6 a 2,3.
Il Consiglio di Amministrazione di AGSM AIM ha approvato in data odierna, contestualmente ai risultati di Bilancio, il primo Report di Sostenibilità del nuovo Gruppo, redatto ai sensi del decreto legislativo 254/2016 nella forma della Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario, con l’obiettivo di offrire a tutti gli stakeholder una lettura coordinata e un’accurata rendicontazione dei risultati conseguiti e degli obiettivi di miglioramento che AGSM AIM intende raggiungere in ambito economico, sociale e ambientale.
I risultati sopra descritti permettono di proporre all’Assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo ordinario pari a 24,5 milioni di euro, in linea con quanto previsto dal piano industriale.
Inoltre, in considerazione dei buoni risultati e del particolare contesto macro economico, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di destinare un ulteriore 10% come dividendo straordinario, portando il dividendo complessivo a 27 milioni di euro, in crescita del 74% rispetto al 2020.

I risultati presentati oggi confermano la validità strategica dell’integrazione tra Agsm Verona e Aim Vicenza e consentono di proporre ai nostri soci, i Comuni di Verona e Vicenza, un dividendo in significativa crescita rispetto al passato. Oggi AGSM AIM è ancor più una società solida e saldamente ancorata alla propria storia e al proprio territorio e da queste radici si auspica un’ulteriore crescita per il futuro”, ha dichiarato il Presidente di AGSM AIM Stefano Casali.

In un contesto fortemente complesso e sfidante, AGSM AIM ha completato la prima importante fase del percorso di integrazione con la costituzione delle Business Unit e ha conseguito importanti risultati economici, decisamente superiori alle previsioni del Piano Industriale, uniti alla significativa crescita degli investimenti che consentiranno di garantire lo sviluppo e la b futuri del Gruppo”, ha commentato il Consigliere Delegato di AGSM AIM Stefano Quaglino.

“Questi straordinari numeri sono merito delle donne e degli uomini che, quotidianamente, ognuno nel proprio ruolo, lavorano con dedizione e passione nel Gruppo AGSM AIM e ai quali va il nostro più sentito ringraziamento”, commentano i membri del Consiglio di amministrazione.

 
 

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