A Verona la Dea non è solamente bendata ma accecata…

 
 

Unicum, il digestivo.

Settimana movimentata a Verona con il convegno sulla famiglia, e la conferma (scontata) all’unanimità di Giuseppe Riello alla presidenza della Camera di Commercio.

Non sorprende questa notizia a conferma che a Verona i pochi che decidono hanno in mano il controllo della città, sono sempre gli stessi a decidere il destino di tanti.

Comunque, quello che più ci ha sorpreso è la mancanza di critica della stampa locale, tutto normale, anzi “un unicum nel Paese” come precisa il collega de l’Arena senza però specificare se si tratti di unicum positivo o negativo per quanto fatto nel precedente mandato.

Ad analizzare le cose, non ci sembra che siano state fatte cose da ricordare per la conferma con un mandato “unicum”, basti pensare alla Fondazione Arena ed alla confusione nella gestione della Catullo, sempre più ridimensionata da SAVE, per far venire i brividi.

Il pezzo de l’Arena si sofferma sui “nodi da sciogliere” e scrive testualmente – udite, udite – per quanto riguarda l’aeroporto “completare l’ampliamento del Catullo, ridurre la partecipazione pubblica nell’azionariato di aeroporto”.

Che Riello dica tutto ed il contrario di tutto lo sappiamo e vista la credibilità di cui gode tra i Veronesi, non ci pare un problema.

Ma che il collega de l’Arena scriva che il Presidente della Camera di Commercio abbia tra i suoi obiettivi quello di completare l’ampliamento dell’aeroporto ci pare molto grave e una presa per i fondelli. Gli altri soci sono allineati al Presidente Riello?

Trattare i Veronesi come dei fessi ci pare voler esagerare, il collega farebbe bene a spiegarci che cos’è che “vuole completare” visto che non è stato investito un euro da quando c’è SAVE, e soprattutto sotto la direzione illuminata del Presidente Riello in Aerogest.

Quello che invece crediamo sia molto vero, e su cui si sta lavorando sotto sotto, ma con il consenso di CONFINDUSTRIA, e buona parte della Politica che conta, è la riduzione della partecipazione. Qui il nostro Presidentissimo Riello, con il fido Arena, sta preparando il colpo per dare il controllo azionario alla SAVE con la soluzione dell’aumento di capitale. Si farà a dispetto della normativa vigente, a dispetto dei pareri degli organi di controllo della Stato (ANAC, Antitrust e Corte dei Conti) e soprattutto a dispetto dei Veronesi che non vogliono essere colonizzati dalla SAVE di Marchi.

Tutto già deciso?

Sembrerebbe di sì a sentire i ben informati, si fa l’aumento di capitale per coprire il buco ENAV e finanziare il Progetto Romeo che ormai tutti a Verona sanno essere totalmente inutile a garantire la domanda di traffico per il medio lungo termine.

È la politica locale?

Scomparsa nelle nebbie della Val Pandana, ci hanno accusato di usare termini scorretti, ma il consociativismo è proprio questo: intreccio tra politica e forze imprenditoriali del territorio che lavorano per sé stesse, e molto poco per il territorio.

Quindi tutti d’accordo?

Pare proprio di sì, tanto a Verona la Dea oltre ad essere bendata e anche accecata e alla Procura non vedono…

Due cubetti di ghiaccio nel bicchiere, grazie.

 
 

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