Casali (FdI): “SAVE tratti il Catullo come l’eccellenza che Verona merita!”

 
 

Il Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia Stefano Casali si è così espresso, con un comunicato stampa del 4.05.2020: “L’Aeroporto Catullo sia tra i primi ad aprire. Verona ed il Veneto sono tra le mete turistiche più importanti d’Italia e d’Europa”. 

Dal momento che “Verona News” si occupa della questione sin dal gennaio 2018, abbiamo ritenuto di chiedergli un’intervista, che ci ha gentilmente concesso, per spiegare ancor più in dettaglio la sua posizione.

<<Da Presidente della III Commissione regionale affari economici, ho ritenuto opportuno intervenire a favore dell’Aeroporto della mia città, Verona, precisando, innanzitutto, che è pura follia che non sia stato ancora aperto. Spero si sia trattato di un abbaglio, altrimenti devo concludere che un ministro che non capisce la centralità del Catullo si dimostra privo di senso politico e strategico. Il Veneto meriterebbe l’attenzione primaria verso due aeroporti: uno ad est ed uno ad ovest, quindi Verona e Venezia. Stiamo parlando di scali con 70 milioni di turisti l’anno. Il Catullo non può essere bloccato, per il bene del turismo non solo locale, dell’area del Baldo-Garda, ma di tutta Europa. Più viene valorizzato e più ne traiamo beneficio. E’ sempre bene ricordare che il 20% del Pil, in Italia, è legato al turismo>>.

Dunque quali prospettive di sviluppo vede per il Catullo e soprattutto con chi?

<<Vedo e chiedo la responsabilizzazione di tutto il tessuto politico ed economico, ma soprattutto chiedo la disponibilità dei proprietari, che hanno in mano un gioiello, una autentica eccellenza che collega Verona con il mondo, chiedendo che investano per renderlo l’aeroporto internazionale più importante d’Europa. Save tratti l’aeroporto Catullo di Verona come ha egregiamente fatto con il Marco Polo di Venezia e saremo finalmente all’altezza di quanto siamo in grado di offrire>>.

La politica, sia cittadina che non, vorrebbe porsi come guida per il rilancio?

<<Non è mia intenzione giudicare, in questo momento, le posizioni di altri. A mio avviso, tutta la politica deve diventare un supporto per fare diventare il Catullo un aeroporto fondamentale per il tessuto socio-economico veronese, veneto, italiano ed europeo. Del resto dalla sua posizione centrale, anche dal punto di vista geografico, da qui si possono raggiungere città, montagna, lago e creare i presupposti di un ottimo servizio per la Fiera e per ogni altra meravigliosa località, garantita dal territorio>>.

Compatibilmente con l’emergenza Covid-19, si avvicinano le elezioni regionali. Secondo lei, l’argomento Catullo potrebbe diventare uno degli argomenti principali della campagna elettorale?

<<E’ venuto il momento di agire, ovvero di “gettare il cuore oltre l’ostacolo”, di fare investimenti per una grande eccellenza, realmente importante per tutti, non solo per noi, ma anche per il Trentino, per il bresciano, il mantovano, il vicentino, per le aziende che, infatti, chiedono la valorizzazione di questa risorsa perché ne comprendono le enormi potenzialità>>.

Partners industriali italiani o stranieri?

<<Non importa. A me interessa solamente che vi siano partners seri. L’importanza della posta in gioco e del ruolo strategico del Catullo per il turismo e l’indotto sono comprensibili anche da parte dei bambini. Semmai, sarebbe ora di convocare la proprietà per chiedere cosa abbia intenzione di fare, quali siano i progetti di rilancio e i conseguenti investimenti previsti per un bene che è essenziale per ciascuno di noi>>.

Cosa pensa, a tal proposito, della politica di sviluppo di Save?

<<Sta facendo molto bene al Marco Polo di Venezia. Spero che il prossimo passo sia, al più presto, su Verona. Spero di poter constatare, appena possibile, un piano di investimenti che renda il Catullo quell’aeroporto internazionale che meritiamo>>.

Ha, poi, dato seguito alla sua richiesta di coalizzare tutte le parti politiche per riaprire urgentemente il Catullo?

<<Ho notato, con piacere, che oltre al dibattito giornalistico si è espressa una determinata sensibilità da parte dell’On. Lorenzo Fontana, dell’Assessore al Commercio del Comune di Verona Nicolò Zavarise ed altri esponenti della Lega. Personalmente, mi farò promotore di un tavolo regionale, se necessario, ove convergano tutte le parti interessate. La politica del Garda chiede che il Catullo diventi importante. Se la proprietà, ribadisco, farà come ha fatto in laguna, sarò soddisfatto>>.

E se così non fosse?

<<La politica dovrà trarre le debite conseguenze per il bene del territorio, che spera in un rilancio post emergenza Coronavirus. Siamo la prima scelta>>.

Pertanto, attendiamo la ripresa della normalità, per cogliere gli sviluppi strategici, oramai divenuti indispensabili.

 

 

 

 
 
Nato in Val di Fassa nel 1976, ma Veronese "de soca" da generazioni, si è diplomato al Liceo Classico "Alle Stimate". Dopo aver studiato per due anni Giurisprudenza, prima a Ferrara e poi a Verona, ritiene opportuno entrare nel mondo del lavoro. E' sposato dal 2001 e lavora da 15 anni per un Ente pubblico economico. Eredita dalla famiglia la passione per la lettura, per la politica e per il giornalismo, mentre è alle elementari che nasce quella indissolubile per l'Hellas Verona e per il calcio in second'ordine. Ama Dio da Cattolico tradizionalista militante, la Patria e la Famiglia, stare con gli amici, pochi ma buoni, l'allegria e il realismo, l'onestà e la trasparenza. Se qualcuno lo addita come persona all'estrema destra del Padre, diciamo che non si offende.

1 COMMENTO

  1. Finalmente qualcuno comincia a svegliarsi. Viene spontaneo chiedersi dove siano stati tutti loro signori in questi anni di “fuckdown” guidato da Save.

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