“Da protagonisti ma senza protagonismi” – Traguardi punta dritto a Palazzo Barbieri

 
 

«Un cantiere per la città. L’abbiamo voluto chiamare così perché fosse chiara la nostra andatura partecipativa: prima di tutto la vocazione a co-progettare insieme un futuro per Verona. In questo primo incontro abbiamo scelto tre temi, punti di partenza per immaginare qualsiasi politica pubblica. Una città inclusiva, capace di attrarre a livello turistico come economico e innovativo. La partita per il futuro della città si gioca oggi. Da protagonisti ma senza protagonismi»

Pietro Giovanni Trincanato, presidente di Traguardi, introduce così la mattinata al cinema K2, tripartita in tavoli di lavoro tematici. Il capitolo dell’inclusione è stato affrontato da Chiara Tommasini, presidente del Centro Servizi per il volontariato di Verona, Don Carlo Vinco, sacerdote impegnato da almeno trent’anni nel sociale e l’ex calciatore professionista Damiano Tommasi di Assocalciatori. 

«Generare l’inatteso» questo il mantra che ha guidato il tavolo sull’ “Attrattività” con l’imprenditore Giordano Riello, Stefano Baia Curioni, professore dell’Università Bocconi di Milano e noto manager culturale, Luca Quattrone, co-proprietario del negozio di articoli da basket “Double Clutch” divenuto in poco tempo un riferimento per gli appassionati e gli sportivi del settore. «Si vota ogni volta che si fa la spesa, con le proprie scelte» per il capitolo ambiente sono stati chiamati a dialogare Marco Giusti di Agsm Laura Cremonesi, consulente in sostenibilità, Dennis Pini del comitato “Vivo al Chievo”.

«Noi come Traguardi partiamo da valori non negoziabili: vogliamo una Verona che non discrimina, che accoglie persone di altri Paesi, di altri orientamenti sessuali e che sappia abitare la diversità. Vogliamo una Verona che metta a sistema il Terzo settore. Vogliamo crescere in attrattività culturale, facendo rete con i vicini, investendo sull’esistente e alzando l’asticella: per noi dovrebbe già esserci una Fondazione dei Musei Civici. Sull’ambiente, tema dei temi: la nostra città glissa ancora. Un esempio che mette a tacere la facile replica? La città di Lubiana ha deciso di investire in pratiche di transizione ecologica, ora la sua attrattività è aumentata del 20%. Non si può liquidare la questione piantando due o tre alberi. Siamo reduci da dieci anni di sviluppo scomposto, e da due anni amministrativi scarsi e deludenti. Per il 2022, vogliamo partire dal piccolo e pensare in grande» ha concluso Tommaso Ferrari, consigliere comunale di Verona Civica-Traguardi.

Di seguito alcune delle principali dichiarazioni:

Don Carlo Vinco

«Noi abbiamo tante risposte dalle associazioni ma ho l’impressione che le istituzioni non sappiano ragionare sull’inclusione in maniera sinergica. E in questo, per certi aspetti, deve interrogarsi anche la Chiesa. Verona avrebbe una potenzialità enorme. Per guardare al futuro bisogna però sempre guardare al passato. Molte personalità anche politiche del veronese, penso a Zanotto e a tanti altri, ci hanno mostrato anni che si può. E dove si può, si deve». 

Damiano Tommasi

«Lo sport, purtroppo, ha poco da imparare dalla società civile. Credo che il calcio con le sue squadre “miste” ci sta insegnando molto di più di . Lo sport può è essere, e spesso anche della dimensione di quartiere, diventa un baluardo di inclusione. I ragazzini possono avere difficoltà a scuola, con la lingua ma non di fronte a un pallone. Credo che nello sport ci siano le chiavi per il futuro. La vita, come lo sport, è movimento e trasformazione, migrazione».

Giordano Riello

«Il tema delle infrastrutture tocca Verona ma tocca anche nodi ampi e nazionali. Verona è in una posizione privilegiata, sull’asse dell’A4 come sul quella del Brennero. La logistica è fondamentale per attrarre capitali stranieri, per le imprese ma anche per agevolare e valorizzare i flussi turistici. Verona deve diventare “un posto” non una sosta solo per il transito. Il potenziale c’è, bisogna solo raccontarselo di più. Verona è alla 22esima posizione come città smart nella classifica nazionale. La vicina Venezia è tra le prime 4».

 
 

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