Ricordare Nicola Tommasoli condannando ogni forma di violenza, sensibilizzando la cittadinanza sui temi della legalità ma facendo anche emergere il buono e i valori positivi che contraddistinguono la maggioranza dei giovani veronesi. Perché a fonte di alcuni, se pur gravissimi, episodi di violenza, c’è una realtà cittadina di volontariato, partecipazione e sensibilità di cui i giovani sono protagonisti.
Con questo messaggio di fiducia e ottimismo, nel decennale della morte di Nicola, vittima di un’aggressione in Corticella Leoni il 1° maggio 2008, viene proposto un ciclo di eventi per tutto il mese di maggio, incontri, concerti, momenti musicali e teatrali a cui parteciperanno anche gli studenti del territorio veronese.
Tra gli eventi più significativi, gli spettacoli teatrali “Uno strappo: Nicola Tommasoli anno 2008”, il 4 maggio alle 21 al Polo Zanotto e “L. Caino”, il 16 maggio alle 20.30 al teatro David (Cadidavid), con la partecipazione di Natalino Balasso, Giorgio Canali, Dagmawi Yimer e Adone Brandalise; il concerto “Parole e Musiche” nella chiesa di S. Nicolò il 3 maggio alle 20.30, l’incontro con Gian Antonio Stella al Liceo Fracastoro, il 22 maggio alle 8.30.
“La violenza è una sola e va condannata sempre, in tutte le sue forme – ha detto l’assessore Briani -, dal bullismo nelle scuole agli episodi più atroci, assurdi e inspiegabili come quelli accaduti al giovane Nicola. Ricordare è doveroso, anche per tutti quei giovani, la stragrande maggioranza, che con la violenza non hanno proprio nulla a che fare”.
“L’educazione alla legalità, al rispetto dell’altro e delle regole della convivenza è fondamentale per sviluppare nei giovani l’etica della responsabilità – afferma l’assessore Neri-. Ben vengano le iniziative in tal senso promosse nelle scuole, di tutti gli ordini e gradi”.
“Una serie di appuntamenti per ricordare ma anche per riflettere – ha aggiunto Bertacco -. Il più sentito ringraziamento ai genitori di Nicola Tommasoli; con le numerose iniziative portate avanti in questi anni, hanno donato un po’ del loro figlio alla città”.