Parlare con i grandi, così si vince il bullismo

 
 

«Comandante, se sono bullizzato come posso uscirne?». A porre la domanda al Capitano dei Carabinieri Ottavia Mossenta, è il piccolo Riccardo (nome di fantasia) che, insieme ai suoi compagni della 5B della Scuola primaria Silvio Pellico, ha seguito, tra i banchi di scuola, una lezione molto speciale sul senso civico.

Rigorosamente a distanza, gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Lugagnano hanno interagito in video, per circa due ore, con il Comandante donna della Compagnia di Villafranca sulla prevenzione al bullismo e cyberbullismo, sui comportamenti scorretti e reati minorili, sui rischi connessi all’uso del cellulare e di internet.

L’aula di informatica della scuola, attrezzata per l’occasione dall’animatore digitale Prof. Matteo Dosso, si è trasformata per un giorno in una vera palestra di vita. Gli undicenni della 5B hanno appreso così che c’è sempre una soluzione per prevenire il crimine: “parlare”, non solo per chiedere aiuto per sé ma soprattutto per aiutare il prossimo, vittima di violenza.

Il progetto, nato dalla volontà del Comando Generale dei Carabinieri di Roma e del Ministero di Istruzione di diffondere tra i giovanissimi la cultura della legalità, ha coinvolto una quindicina di scuole della provincia di Verona. Dopo Villafranca, Castel d’Azzano, Sommacampagna, la tappa al comprensivo di Lugagnano, programmato inizialmente per avere una durata di un’ora, è stato un crescendo di domande e curiosità che hanno visto gli studenti della scuola Silvio Pellico, coinvolti in prima persona con esempi concreti di vita quotidiana.

Le insegnanti della classe Sabrina Albertini e Marta Bommartini, coordinatrici del progetto insieme al Lgt. Eddy Boscarato, a capo del Comando di Sommacampagna sotto cui ricade Sona, si dicono soddisfatte dell’incontro, ritenendolo un’opportunità unica per la crescita e la formazione civica delle giovani leve, affinché la cultura dell’empatia prevalga sull’indifferenza.
Il Capitano Mossenta, presente nello stesso edificio scolastico ma collegata da un PC della dirigenza, nel congedarsi dalle “piccole reclute” ha ribadito agli adolescenti presenti l’importanza del dialogo. «Ogni qualvolta vivete o assistete a una situazione di sopruso, disuguaglianza o esclusione – ha raccomandato – dovete sempre parlare con gli adulti: genitori, fratelli maggiori, insegnanti o allenatori!».

 
 

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