40 alberi spezzati, tetti scoperchiati; chiusi per precauzione i giardini comunali

 
 

“Ci risiamo”.

Nonostante la piena (e ritrovata) ‘estate mediterranea‘, caratterizzata da temperature ed umidità nella norma riferite al contesto geografico del settentrione d’Italia, una nuova e violenta perturbazione ha scaricato ieri sera sulla città vento forte e veri e propri acquazzoni.
A farne le spese ancora una volta sono stati alberi e vegetazione ma si sono registrati danni anche a semafori, automobili e tetti, quest’ultimi letteralmente scoperchiati.

In poco tempo le strade si sono trasformate in veri e propri fiumi d’acqua, è il caso di Basso Acquar; dalla sede operativa della Polizia Locale è pervenuta una parziale ma ingentissima conta dei danni: 40 piante abbattute, alcuni tetti scoperchiati, una decina di semafori rotti.
Si è dovuto chiudere viale Piave a causa della presenza di amianto sulla carreggiata.

Sono state circa 115 le chiamate alla Sala Operativa dei Vigili del Fuoco e circa 50 gli interventi già effettuati nella nottata, tra taglio delle piante e rimozioni di parti pericolanti. Sul campo sono intervenuti Polizia Locale e Protezione Civile per le attività di sgombero, ripristino e bonifica.

Ed è di pochi minuti fa l’indicazione dell’assessore a strade e giardini del Comune di Verona Federico Benini di chiusura della maggior parte dei giardini comunali, con annesso consiglio di evitare la sosta nelle suddette zone per almeno 24/48 ore a causa di vegetazione e rami ancora pericolanti e dunque a rischio caduta.

 
 

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