San Martino B.A.: inaugurata passerella ciclopedonale sull’Adige

 
 

In soli due giorni dalla sua apertura la passerella ciclopedonale sull’Adige, all’interno del parco di Pontoncello, è stata presa d’assalto dai ciclisti. Ieri si è svolta l‘inaugurazione dell’opera realizzata da Enel Green Power e acquisita in comodato a titolo gratuito dai Comuni di San Martino Buon Albergo e San Giovanni Lupatoto, che coronano un progetto su cui lavorano da lungo tempo. La passerella collega le due sponde dell’Adige, creando un circuito ciclopedonale che dalla pista Marco Pantani, nel territorio sanmartinese, consente ai ciclisti di raggiungere Valeggio sul Mincio attraverso la pista delle risorgive. La passerella è stata realizzata come opera di compensazione per la costruzione della minicentrale idroelettrica, che produrrà 12 milioni di chilowattora evitando emissioni in atmosfera di 6mila tonnellate di CO2 all’anno.

Il sindaco di San Martino Buon Albergo Franco De Santi sottolinea: “La passerella ciclopedonale sull’Adige rappresenta per tutto il territorio un’occasione di sviluppo fondamentale. In primo luogo da un punto di vista turistico visitazionale. Solo in questi giorni sono arrivate tantissime persone dalla provincia, l’auspicio è che possa essere un’opera attrattiva anche per chi arriva da fuori Verona e dall’estero, penso in particolare ai cicloturisti. Con la passerella l’intero parco di Pontoncello, nei Comuni di San Martino Buon Albergo, San Giovanni Lupatoto e Zevio, diventa ancora più a misura di famiglie. Della passerella sono convinto potranno beneficiare tutte le attività: bed & breakfast, alberghi e ristoranti, ma anche i produttori agricoli che in questa zona offrono delle eccellenze, tra cui gli asparagi, i meloni e le fragole. In futuro sarà determinante la collaborazione con gli altri Comuni attraversati dalla pista delle Risorgive, per promuovere insieme il territorio”. De Santi ricorda l’ex sindaco Valerio Avesani: “Ha sempre creduto nello sviluppo del turismo visitazionale e oggi il mio pensiero va a lui, che si è speso tanto per questo importante risultato”.

Secondo il sindaco di San Giovanni Lupatoto Attilio Gastaldello “la passerella è un’opera strategica perché crea sistema tra viabilità ciclo-pedonale dell’est e dell’ovest veronese. Costituisce un elemento di continuità fondamentale rispetto agli interventi già realizzati dal Comune di San Giovanni Lupatoto per la viabilità morbida. Mi riferisco in particolare alla ciclovia delle Risorgive. L’attenzione alle ciclabili è uno dei cardini della programmazione dell’attuale amministrazione comunale; oggi, grazie alla passerella e alla ciclabile delle Risorgive, molti Comuni della Provincia sono raggiungibili da San Giovanni Lupatoto anche in bicicletta o a piedi e il Comune risulta collegato alle dorsali che portano al Brennero. Ciò permetterà anche uno sviluppo ciclo-turistico. Immagino San Giovanni Lupatoto come baricentro della ciclo-pedonalità veronese e come territorio strategico per permettere ai turisti di visitare Comuni ad alta vocazione turistica come Verona, i Comuni lacustri o della Lessinia. Quest’opera non è quindi un punto d’arrivo bensì una tappa importante che dà nuovo entusiasmo all’amministrazione che rappresento per continuare a progettare e a realizzare i percorsi ciclo-pedonali necessari ad una effettiva tutela dell’ambiente e della salute nel nostro Comune”.

Giovanni Rocchi, responsabile per Enel Green Power dell’Area Nord Est, afferma: “Enel Green Power è orgogliosa di poter finalmente mettere a disposizione della popolazione questa struttura tanto attesa. L’opera si colloca tra le nostre più importanti iniziative di collaborazione con le amministrazioni locali finalizzate ad incentivare la valorizzazione turistica, ricreativa e sportiva del territorio in cui siamo presenti con i nostri impianti. Nel caso di questa passerella, collocata in un punto importante della rete di piste ciclabili, siamo consci che per la sua posizione, il valore va ben al di là degli aspetti ricreativi e sportivi locali, per assumerne anche un altro, turistico e quindi socio-economico”.

 
 

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