“Il mistero della casa sulla collina”: per la Soprintendenza di Verona é tutto regolare?

 
 

Come ha scritto Albert Einstein: ” il mondo é quel disastro che vedete non tanto per i guai combinati dai malfattori ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.

Quanti a Verona si sono accorti che proprio sotto il Santuario della Madonna di Lourdes da molti mesi insiste un cantiere edile in una pregevole zona collinare?

Quanti passando da ponte Pietra hanno osservato, giorno dopo giorno, i progressi delle costruzioni?

Quanti hanno pensato di come sia stato possibile concedere i permessi di costruire in quella zona quando spesso solo per installare parabola, inferriate, etc. nella nostra casa la Soprintendenza ai beni ambientali e paesaggistici di Verona ci fa penare neanche stessimo costruendo un palazzetto Sportivo?

Quanti hanno chiesto informazioni ed hanno cercato di capire?

VeronaNews lo ha fatto presentando istanza di accesso agli atti alla Soprintendenza di Verona chiedendo di ricevere l’autorizzazione paesaggistica rilasciata.

Ma rilasciata a chi? Ad oggi sappiamo che il Comune di Verona ha rilasciato il permesso di costruire n. 06.03/003626 del 10/11/2014 (Amministrazione Tosi) per “opere di demolizione e ricostruzione con ampliamento edificio residenziale” e che il Committente é la società RGI Srl – almeno così recita il cartello prescrittivo delle opere affisso nel cantiere.

La società RGI Srl, come risulta dalla Visura Camerale da noi estratta il 19 giugno 2018, con capitale sociale di 202.000,00 euro ha sede legale a Legnago e come oggetto sociale l’acquisto, la vendita, la gestione in proprio o in l’affitto di beni immobili.

I soci della società sono Riello Pierantonio al 54,74% e RPS Spa al 47,26%.

É evidente che le opere comporteranno un evidente depauperamento del paesaggio, considerato il fatto che il sito si trova in un’area collinare di particolare pregio paesaggistico ed ambientale e risulta difficile capire come sia stato possibile ottenere l’autorizzazione dalla Soprintendenza.

Ricordo cristallinamente quando la stessa Soprintendenza ai beni ambientali e paesaggistici di Verona ha espresso parere negativo alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico progettato da AGSM Verona Spa, da costruire a Montorio (VR) nell’area di una ex discarica. Non si assisterà anche in questo caso, come con AGSM, alla “deconnotazione e alterazione negativa del sito, caratterizzato da elementi paesaggistici ed ambientali di particolare interesse” ?. Non verrà modificato “l’assetto percettivo, incidendo negativamente sui coni visuali e sulla conformazione del paesaggio agrario dell’alta pianura veronese” ?.

Leggeremo a breve gli atti e vi informeremo. Almeno noi lo faremo.

Alberto Speciale

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

7 COMMENTI

  1. Penso che se ne siano accorti in tanti.
    Grazie per l’articolo.
    Domani chiederò che cosa ne pensa ad un conoscente che lavora in sovraintendenza.
    Cordiali saluti

  2. DURANTE L’AMMINISTRAZIONE TOSI ,DI GUAI NE SONO STATI FATTI TANTI, LUI E’ DIVENTATO RICCO E I VERONESI PIU’ POVERI. ANDATE A FONDO!!! VI FACCIO UN ALTRA SEGNALAZIONE : LA “PISCINA LIDO” IN LOCALITA’ C.SO COL. GALLIANO,CHE E’ DIVENTATA UNA DISCARICA, E’ STATA COSTRUITA CON I SOLDI DEI VERONESI CHE NON HANNO PIU’ UN “LIDO” PER LE VACANZE,

  3. Ben detto e ben fatto.
    Sta raccogliendo informazioni anche per quella specie di enorme serra in vetro che si vede in foto e che ha fatto la sua comparsa pochi giorni fa?
    Io mi sto attivando anche per quella. Teniamoci in contatto, se ritiene.

  4. Si dice che l’essere umano è definito anche come l’animale dalle guance rosse. Non è forse perché ha dovuto vergognarsi troppo spesso? Ecco, penso che anche in questa vicenda ci sia qualcuno (evitiamo di fare nomi) che dovrebbe arrossire parecchio.
    Grazie per l’articolo.

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