“Verona per la ripartenza faccia rete con altre città”

 
 

Il consigliere Tommaso Ferrari e l’esperto di innovazione urbana Tommaso Davi, propongono al consiglio comunale la candidatura di Verona al Global Resilient Cities Network, una rete internazionale di città per affrontare le sfide del cambiamento.

«Durante la pandemia, Verona, come tutte le altre città colpite, ha dovuto misurarsi con le proprie capacità di adattamento, e ha dimostrato di poter essere una città resiliente e abile nel fare fronte ai cambiamenti – spiega Tommaso Davi, esperto di innovazione urbana e già guest lecturer e co-ideatore di un’iniziativa per la ricerca sull’impatto delle tecnologie digitali nel costruito presso l’università di Harvard Graduate School of Design – Le trasformazioni sociali, i mutamenti economici, i cambiamenti climatici e, soprattutto, l’innovazione nelle tecnologie digitali sono stati accelerati da questo fenomeno globale. Da questa situazione deriveranno molteplici sfide che tutte le città dovranno essere in grado di interpretare, affrontare e vincere, e Verona può trovare terreno fertile per la propria ripartenza acquisendo un ruolo da protagonista nella dimensione Europea ed Internazionale che da sempre le appartiene»

Da queste considerazioni nasce la collaborazione con il consigliere di Traguardi Tommaso Ferrari, ingegnere ambientale, che presenta così l’iniziativa:

«Il concetto di resilienza è spesso usato a sproposito, spacciato per parola “alla moda” senza contenuti. In realtà, una città resiliente è una città che riesce a comprendere per tempo i cambiamenti in corso e ad adattarsi a essi, per non esserne travolti. Per questo insieme a Tommaso Davi abbiamo cercato opportunità che consentano a Verona di conoscere e condividere esperienze utili allo sviluppo di strategie per rispondere alle nuove sfide derivate dall’impatto della pandemia. Una collaborazione ha portato a una mozione per candidare la città a divenire  membro del “Global resilient cities network, un’iniziativa su scala globale di cui Rockefeller Foundation è stata pioniera, e che vede oggi 98 città, fra le quali Milano e Roma oltre che Barcellona, Londra, Boston, Città del Messico e Singapore, fare rete e compartecipare in attività propedeutiche allo sviluppo di sinergie e conoscenza adatte ad attivare risorse e iniziative per rispondere non solo alle sfide imposte dalla pandemia, ma anche dai rapidi mutamenti globali del nostro secoli. Incremento della immigrazione, aumento delle disuguaglianze sociali, i nuovi stress cui sono sottoposti le attività produttive, le infrastrutture pubbliche e il sistema sanitario sono solo alcuni degli ambiti sui quali si concentra il lavoro del network, contribuendo così allo sviluppo di pratiche di resilienza urbana».

«Grazie alla partecipazione a questa rete internazionale – concludono Ferrari e Davi – Verona potrà godere di un ruolo strategico, attivando partnership strumentali con città europee ed internazionali per contribuire alla diffusione di buone pratiche, acquisire conoscenze e competenze specifiche, ed essere sempre più resiliente alle sfide del presente e del prossimo futuro»

 
 

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